24 Giugno 2012, 12:11
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20:18 Carmelo Briguglio, numero uno dei finiani in Sicilia augura a Pistorio “Buon lavoro nel guidare l’Mpa, con le doti di capacità e di visione politica che gli sono proprie”.
17.50 L’assemblea del Movimento per le Autonomie, appena conclusa, ha eletto i delegati che interverranno al congresso di Roma in programma il 7 e l’8 e al quale prenderanno parte circa un centinaio di rappresentanti provenienti dall’Isola che si aggiungeranno agli altri delegati delle altre regioni. Dodici i delegati che costituiranno il direttivo, metà tecnici (provenienti cioé dalla società civile) metà politici. “Il Movimento, – si legge in una nota – avviato verso una profonda fase di rinnovamento, in vista delle prossime scadenze elettorali, si avvia a cambiare denominazione ed a rinnovare i quadri dirigenti. A transitare in questa fase l’Mpa saranno Massimo Costa e Giovanni Pistorio, capogruppo Mpa al Senato”.
17.05 “Noi abbiamo tutti i titoli per candidare Massimo Russo a presidente della Regione siciliana”. Raffaele Lombardo chiude il congresso del Mpa ufficializzando l’inizio della campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. Una giornata a villa Igiea senza interruzioni, senza pausa pranzo, tanto che il servizio catering alle 15.30 ha registrato la vendita di 66 panini sui circa 400 preventivati.
Sul palco si sono alternati dirigenti provinciali, rappresentanti del mondo giovanile e onorevoli a vario titolo. A loro il governatore siciliano rivolge più una provocazione che un’invito. “siete pronti a portare avanti questa battaglia? Siete pronti ad andare avanti? A chi dobbiamo far fare questa battaglia a Grillo o a Zamparini che ci sfrutta con questi stadi e questi centri commerciali, ma se ne torni a Udine”.
A questo punto entra in ballo il ruolo decisionale del gruppo dirigente del Mpa “decidete voi con chi fare eventuali alleanze, con il pd, il Pdl, ma prima vedete che differenze di programma hanno sulla politica locale e nazionale”.
Alla base di ogni azione, ieri come oggi, c’è “la lotta al centralismo romano”, lotta fatta di “sacrifici”, sottolinea il governatore: “potevo essere l’ennesimo sultano di Sicilia e invece ho scelto di rompere con coloro che avevano deciso di non rispettare i programmi che ci avevano fatto eleggere dai cittadini”. “Questo -aggiunge Lombardo- vuol dire essere autonomisti”.
Quando parla del futuro del partito Lombardo esorta i dirigenti dicendo :“portatelo avanti questo movimento”. Attenzione, Lombardo non dice mai “portiamolo avanti”, dice “portatelo avanti”, sono le frasi che segnano il passaggio delle consegne. Prima di chiudere un riferimento al processo che lo vede imputato coatto di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio aggravato: “chiederò di essere interrogato e sono sicuro che dopo mi assolveranno”. Quindi la richiesta di un applauso, “adesso pensateci voi”. Mpa è iniziata la nuova fase
15.30 Colpo di scena al congresso Mpa, l’onorevole Nicola D’Agostino esprime il sostegno alla possibile candidatura di Rosario Crocetta alla presidenza della Regione. “E’ un vero autonomista -dice D’Agostino- sta sfidando l’establishment del suo partito e non possiamo non guardare a lui”. D’Agostino attacca la corrente del partito democratico che si sta opponendo al governo Lombardo: “devono vergognarsi stanno per tradire nuovamente i siciliani”.
14.45 “Se si decidesse di fare una lista unica Nuovo Polo per la Sicilia sarebbe una grande lista a vocazione maggioritaria, la lista da battere, ma forse ancora non sono mature le condizioni politiche, per questo Fli ha già pronte le proprie liste in tutte le province, competitive e apertissime a indipendenti, a uomini e donne di ogni appartenenza e ha un suo candidato presidente, Fabio Granata, che offriamo a tutti i siciliani nessuno escluso”. Lo ha detto Carmelo Briguglio, vice presidente dei deputati di Fl e coordinatore regionale del partito in Sicilia, intervenendo al congresso del Mpa a Palermo.
14.30 Sul palco Rossana Interlandi, ex assessore regionale, attacca Zamparini: “Come ho letto su Livesicilia, Zamparini si permette di dare lezioni a noi, c’è gente che si improvvisa nel governo delle istituzioni. L’antipolitica è una questione economica, noi non abbiamo interpretato quello che è successo in questi anni. Come classe dirigente dobbiamo tornare a indicare una strada alla gente, se non ci poniamo come punto di rottura non ne usciremo vivi”
12.44 C’è anche lo studioso dello Statuto siciliano Massimo Costa tra i relatori dell’assemblea: “Se le bandiere siciliane – dice Costa – non sventolano al congresso del Mpa dove devono sventolare?” Per lo studioso, “In Italia nessuno ha accettato l’autonomia della Sicilia, per questo dobbiamo avere il coraggio di dire che lo statuto speciale non è un privilegio, ma è un diritto e rappresenta la possibilità di concretizzare l’unica alternativa all’omologazione, cioè l’indipendenza”
12.32 Beppe Spampinato, nuovo assessore al Lavoro del governo Lombardo, sostiene che il futuro del Mpa non può prescindere dall’attenzione di Raffaele Lombardo. “Potrai anche ritornare a Mineo -dice Beppe Spampinato tra gli applausi degli autonomisti – a coltivare gli agrumi se lo ritieni, ma non puoi abbandonare questo partito”. Particolare di non poco conto: il Beppe Spampinato che parla è lo stesso che nel 2008 era candidato al fianco di Anna Finocchiaro contro Raffaele.
12.20 Ancora dall’intervento di Massimo Russo: “Lo dico da magistrato e da garantista. Chiunque andrà a fare il presidente della Regione dovrà fare un patto con i cittadini: si abbandonerà la carica solo quando un’altra istituzione spiegherà il perché e il come delle fonti di prova. L’imparzialità, l’autonomia del magistrato si apprezza quando riesce a sottrarsi dal vento che soffia da una certa direzione quando la piazza vuole la gogna e il colpevole. Se non ci sono le misure cautelari, bisogna attendere motivazioni e sentenze di primo grado perché il cittadino deve sapere. Con questo giudizio non voglio interferire sul lavoro della magistratura – ha aggiunto Russo – ma Lombardo sta andando via senza essere rinviato a giudizio e senza che il cittadino, al di là dei giornali, conosca i fatti”.
12.00 La naturale evoluzione del Mpa è in corso a villa Igiea, la dimora nobiliare che si contende il mare palermitano guardando alle gru che si affacciano sul porto. È passato un anno dal congresso autnomista nel palaghiaccio catanese e gli applausi, i fischi e gli abbracci tra Raffaele Lombardo e Lino Leanza sono solo un lontano ricordo.
Il governatore è in prima fila, ad aprire le danze è stato quello che Raffaele ritiene essere al primo posto -come ha detto a Livesicilia- tra gli uomini fidati: Giovanni Pistorio. Il senatore catanese si contende però la piazza con Massimo Russo che quattro anni addietro ha posteggiato la toga per occuparsi di sanità al fianco di Lombardo e oggi, quattro anni dopo, con la camicia bianca e le maniche svoltate, parla a braccio per più di mezz’ora confermando che oltre alla toga, si è lasciato alle spalle il ruolo di tecnico. Russo parla del “nostro movimento”, cioè il Mpa, che “deve fare un restayling e puntare sull’autonomia democratica”. Questo movimento “non può essere il ricettacolo di trasformisti o il rifugio della casta, deve essere il partito che si impegna a stipulare un patto civico con i cittadini”.
Poi un richiamo alla legalità: “dobbiamo sottoscrivere un patto etico” incalza il magistrato che minimizza sulla nuova contestazione dell’aggravante mafiosa a Raffaele Lombardo. “Oggi che il processo è stato annullato, lo possiamo dire: raramente – ha detto Russo – è successo che un presidente della Regione si metta da parte senza un rinvio a giudizio, per questo bisogna apprezzare la scelta di Raffaele Lombardo di dimettersi”.
“Ci contestano -aggiunge ancora Russo- che abbiamo le mani sporche e non c’è stata nessuna analisi sul dove e sul perchè ci siamo sporcati le maniche, la verità è che questo governo non ha fatto affari ma ha impedito che si facessero affari, io ho scompigliato la mia vita professionale, certa, sicura, blindata, una carriera che mi sarei anche meritato, prendendomi l’impegno che sapevo essere a termine e questo è un concetto importante, non si può stare nelle istituzioni per più di due mandati…”
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11.45. A sette anni dalla sua fondazione, il Movimento per l’autonomia, creato da Raffaele Lombardo, cambia volto, nome e logo. La “rivoluzione” parte da Palermo, dove il senatore Giovanni Pistorio stamattina ha aperto l’assemblea congressuale che a chiusura dei lavori, nel pomeriggio, definirà il nuovo corso con la nomina di un coordinatore e un portavoce. Poi appuntamento a Roma tra quindici giorni. Nel nuovo gruppo dirigente non ci sarà Lombardo che conferma, a margine dell’assemblea, il passo indietro annunciato già nei giorni scorsi. “Darò una mano a chi me lo chiederà, ma da parte mia non ci sarà alcuna ingerenza e alcuna interferenza sulle scelte dei dirigenti”. Il nuovo coordinatore politico del movimento dovrebbe essere Pistorio, mentre come portavoce viene indicato Massimo Russo, pm in aspettativa e attuale assessore alla Sanità nel governo siciliano di Raffaele Lombardo. Nel nuovo simbolo ci sarà sicuramente la parola ‘Autonomia’, l’assemblea valuterà una serie di proposte tra cui ‘Autonomia democratica’, ‘Autonomia e identita”, ‘Autonomia e cultura’.
“L’evoluzione – ha detto il presidente della Regione Raffaele Lombardo – è fondamentale per la sopravvivenza della specie. Serve un cambiamento radicale, cambiando tutto nel Mpa: il nome, il logo, il programma. Credo che sia un percorso esaltante. Nel nuovo gruppo dirigente ci sarà spazio per chi ha condiviso l’esperienza del Mpa e per forze nuove e tecnici che sappiano tornare a dialogare con la gente. Ho grande fiducia in questo rilancio, sempre con al centro il valore dell’autonomia”. Lo dice il leader del Mpa e governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, a margine dell’assemblea congressuale del Movimento per l’autonomia, in corso a Palermo.
Aprendo l’assemblea congressuale del Mpa a Palermo, Giovanni Pistorio, nel corso del suo intervento, ha lanciato la candidatura alla presidenza della Regione siciliana di Massimo Russo, pm in aspettativa, e attuale assessore alla Salute del governo di Raffaele Lombardo. “Russo è un eccellente candidato – ha detto Pistorio – è riuscito con fatica ad amministrare la sanità in Sicilia, ha saputo dire tanti no e meritare rispetto”. Se Lombardo si dimetterà il 28 o 29 luglio, come ha più volte ribadito, in Sicilia si voterà a fine ottobre, sei mesi prima della scadenza naturale della legislatura.
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24 Giugno 2012, 12:11