31 Agosto 2010, 16:32
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Botta e risposta tra il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo bello, e L’Unità. Ieri, il quotidiano diretto da Concita De Gregorio, in un articolo a firma di Valter Rizzo, ha disegnato i possibili contorni di quello che sarà il futuro dell’imprenditore siracusano. Il suo mandato come presidente regionale degli industriali è infatti in scadenza (e non è più rinnovabile), così come quello di presidente del Banco di Sicilia (che, dopo la rivoluzione in casa Unicredit, cesserà di esistere come entità autonoma). “A rischio – scrive L’Unità – anche la sua presenza alla Camera di Commercio di Siracusa, la sua città, che scade nel gennaio 2011. Rete Imprese Italia, che riunisce tutte le piccole e medie imprese, diretta in Sicilia da Pietro Agen, che proprio amico di Lo Bello non è, sembra infatti orientata a mettere un suo uomo alla presidenza”.
Quindi Rizzo riprende la vicenda “dell’epurazione della sezione di Catania, dove il presidente – scrive – venne cacciato perché aveva preso le distanze da Andrea Vecchio e da Lo Bello” e insinua dei dubbi sull’effettiva efficacia dell’azione antimafia della Confindustria regionale. “Non è infatti noto – afferma Rizzo – ma si dice sia zero il numero di imprenditori espulsi per non aver denunciato gli estortori”.
Provocazione che Lo Bello non manda giù. E così, oggi, dalle colonne dello stesso quotidiano, ecco la replica del presidente, che parla di 37 aziende espulse dall’associazione, “delle quali – specifica Lo Bello – ai sensi del codice etico e 20 per la mancata presentazione del certificato antimafia da noi richiesto; altre 15 aziende sono state sospese e oltre 60 imprenditori hanno avviato una collaborazione con la magistratura e le forze dell’ordine”. In relazione, poi, all’ex presidente di Confindustria Catania, Lo Bello risponde parlando di una “campagna mediatica orchestrata dal dottor Scaccia contro la linea avviata da tutto il gruppo dirigente di Confindustria”.
Un botta e risposta che non ha tralasciato neanche il possibile ingresso in politica di Lo Bello, ipotizzato dal giornale: “Trovo divertente questo dibattito sul mio futuro!”, afferma il presidente degli industriali siciliani. E specifica: “Il mio futuro è la mia attività di imprenditore! Certo di continuare a testimoniare anche da semplice cittadino insieme a tantissimi colleghi le idee e i valori di cui siamo stati testimoni in questi quattro anni”.
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31 Agosto 2010, 16:32