27 Aprile 2010, 13:20
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Non credo che la maggior parte degli imprenditori paghi il pizzo perché minacciati, ma piuttosto per abitudine culturale”. Lo ha detto Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia e del Banco di Sicilia incontrando gli studenti di due scuole superiori palermitane – l’Itc Ferrara e il magistrale Regina Margherita – nell’ambito del ciclo di incontri “A tu per tu” promossi dall’associazione culturale Villa Filippina. Lo Bello ha sollecitato i ragazzi a non implementare quella zona grigia “che verso il fenomeno mafioso ha un atteggiamento di tolleranza, quasi che la mafia fosse un male necessario”. Il numero uno degli industriali siciliani ha molto insistito con gli studenti nello
spiegare come la mafia procuri un danno economico alla Sicilia e dunque in primo luogo ai giovano che cercano lavoro: “Molte imprese importanti non vengono in Sicilia per via della presenza della mafia. Ma non solo: anche una politica e una burocrazia non all’altezza non incentivano gli investimenti in Sicilia”. Lo Bello ha sottolineato l’importanza della scuola, definendo gli insegnanti “la nostra prima infrastruttura” e ha detto che Confindustria Sicilia chiede alla Regione di spostare le ingenti somme “spese ogni anno per una formazione professionale che non serve a niente” alla scuola.
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27 Aprile 2010, 13:20