Lo Monaco attacca Zamparini:| “Lo porterò in tribunale”

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03 Aprile 2013, 10:25

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PALERMO – Il ciclone Lo Monaco si abbatte sulla Sicilia pallonara. Il dirigente campano, dopo avere fatto causa al Catania e quindi a Pulvirenti, è pronto a portare in tribunale anche il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini. Oggetto della discordia: le dichiarazioni di Zamparini sulla contestazione fatta qualche settimana fa nei suoi confronti che secondo il patron friulano sarebbe stata organizzata proprio da Lo Monaco: “Ho saputo cosa ha detto su di me e ho affidato tutto ai miei legali che stanno raccogliendo il materiale utile. Poi sono pronto a portare Zamparini in tribunale – ha detto Lo Monaco -. Quello che ha detto è gravissimo, oltre ad essere falso. Si è divertito abbastanza durante la mia assenza, è una grande delusione. Come presidente avevo già capito il suo valore ma adesso mi sto ricredendo anche come persona. Se Zamparini crede che queste dichiarazioni possano servire a salvare il Palermo ben vengano, perché ci tengo a ribadire che sono il primo tifoso dei rosanero e spero, col cuore, che possano raggiungere la salvezza”.

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Ma Lo Monaco attacca il patron friulano anche sulla gestione societaria: “Qual è il vero problema di Palermo? La gestione degli ultimi due anni. L’assenza di stabilità, i cambiamenti continui. Se nessuno è messo nelle condizioni di lavorare, non si può costruire nulla di buono. Dopo il mercato era entusiasta e mi elogiava per il lavoro fatto nonostante le enormi difficoltà che caratterizzano la finestra invernale di mercato. Dimentica anche quello che mi disse prima di gennaio. Non c’è una lira, non ho più soldi e dobbiamo inventarci qualcosa. Fu categorico. Adesso resto allibito di fronte a tali dichiarazioni. Vuole attribuire ad altri delle responsabilità che non hanno. Ora, però, si deve calmare. Come giudicate voi un presidente che va dal suo allenatore e gli chiede di far giocare i “suoi” calciatori, con il tecnico che si chiedeva se ci fossero delle differenze tra un calciatore e l’altro”, oppure un presidente che sminuisce e offende pubblicamente i giocatori della sua squadra. In un momento di crisi bisogna incoraggiare i propri calciatori, non buttarli giù e demotivarli”.

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03 Aprile 2013, 10:25

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