25 Novembre 2014, 12:39
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MESSINA – “La squadra è stata costruita per salvarsi e conquisterà l’obiettivo. Soffrendo, ma farà il suo dovere. Il nostro è solo un momento negativo come ne capitano tanti in una stagione lunga e impegnativa come quella di Lega Pro. L’importante è lavorare e cercare di imparare dagli errori commessi”. Pietro Lo Monaco carica l’ambiente giallorosso, nonostante il momento non sia facile per un Messina che non riesce a centrare la vittoria da oltre un mese.
Il patron dei peloritani non nega, però, le difficoltà attraversate dalla formazione di Grassadonia: “È innegabile che ci sia qualcosa a livello psicologico che non va come dovrebbe – spiega alla Gazzetta del Sud -. Non si spiegherebbero, altrimenti, le partite a due facce contro Aversa e Martina. Evidentemente il nostro allenatore, che ha la fiducia della società, non è ancora riuscito a trasmettere alla squadra quella carica agonistica necessaria per evitare brutte figure”.
“Odio i disfattismi e in questo momento la squadra ha solo bisogno di ritrovare un po’ di autostima e di sentire il calore della sua gente – prosegue Lo Monaco -. Quello che, a parte i soliti impagabili tifosi, è sempre mancato. Movimenti a gennaio? No, la squadra così com’è ha tutte le qualità per salvarsi. Noi l’abbiamo costruita con un unico obiettivo e soprattutto non prendendo in giro nessuno”.
Non manca un attacco polemico alla città, che pare disinteressarsi alle vicende di una formazione capace di conquistare due promozioni consecutive: “Se devo essere sincero, oggi mi preoccupa di più il futuro del calcio a Messina, non l’attuale classifica. Ho sentito parlare di un Messina vergognoso nelle ultime settimane, ma le vergogne sono altre. Come gli introiti ridicoli al botteghino. I 3mila euro che incassiamo quando giochiamo in casa non coprono neanche le spese necessarie per organizzare l’evento”.
“Se questa squadra ha ottenuto due primi posti e ora gioca contro realtà economicamente pronte per la serie B – conclude l’ex ad del Catania – è perché un fesso, per una questione di cuore, continua a investire il proprio denaro per la squadra giallorossa. Ma alla città non sembra interessare nulla. Pagherò due mensilità ai nostri tesserati per 200mila euro che usciranno tutti dalla tasca del socio unico. Vi sembra poco? Mi aspetto che tutte le componenti si stringano attorno alla squadra. Difendiamo questo patrimonio e auspichiamoci un futuro migliore per il Messina”.
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25 Novembre 2014, 12:39