24 Febbraio 2017, 16:33
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CATANIA – E’ un Pietro Lo Monaco irritato quello che si presenta in sala stampa alla vigilia del delicato derby contro il Messina in programma dopodomani in riva allo Stretto. Non gli sono andate giù talune prese di posizione e, come sua abitudine, non le manda a dire: Ho notato che in troppi parlano del Catania, non sempre a proposito –tuona il D.G. rossazzurro – e mi riferisco nello specifico ad interviste ad ex dipendenti del Catania. Le vicende degli ultimi anni non possono cancellare quanto di positivo dimostrato in precedenza in una piazza dove la squadra di calcio è importantissima. Stiamo lavorando alacremente per riuscire a risanare questa società dal punto di vista economico: sarebbe come vincere la Coppa dei Campioni. Noi andiamo avanti per la nostra strada ma non ho problemi a dire che non siamo soddisfatti del campionato fin qui disputato dal punto di vista tecnico stando all’organico di cui disponiamo e che abbiamo rafforzato a gennaio”.
Dopodiché Lo Monaco lancia la sfida al Messina, per quella che secondo l’ex patron giallorosso è semplicemente una gara e non un derby: “Domenica a Messina sarà una bella sfida contro due squadre divise da circa 20 punti di differenza in classifica. Noi inseguiamo l’obiettivo playoff e non ci arrendiamo, cercando di recuperare il terreno perduto ad Agrigento e contro il Taranto. Vogliamo lottare sino in fondo e affronteremo tutte le gare come se fossero decisive. Quello con il Messina non è un derby perché tale definizione per antonomasia la riferiamo solo alle sfide al Palermo. In riva allo Stretto stanno pompando molto la partita di domenica, chiamando a raccolta la tifoseria per questo evento ma gli uomini di Lucarelli si troveranno di fronte una squadra pronta e decisa a far bene. Poi, come sempre, sarà il campo giudice supremo. Faccio le mie congratulazioni al nuovo presidente del Messina – ha aggiunto Lo Monaco – e gli auguro di spendere gli stessi soldi che ho speso io. Tuttavia, dire che dopo Franza non c’è stato più nulla al Messina non mi sembra sia un’affermazione credibile. Il sottoscritto, in sella alla società giallorossa, con mie modeste capacità ha vinto due campionati, portando la squadra in Lega Pro”.
Poi, il D.G. del Catania fa riferimento all’attuale direttore sportivo del Messina, chiamato in giallorosso da Franco Proto: “All’inizio della stagione solo 5 calciatori costavano al Catania il doppio della rosa di quest’anno. Pitino ha pagato 308 euro lordi, più 44 mila euro di procura per Calil. Ditemi se è normale che si possa fare una cosa del genere. Alla vigilia della partita, tirare fuori queste tarantelle mi sembra poco opportuno. Quando Pitino dice che ha fatto partite con 12 spettatori… afferma cose non vere. I nostri tifosi non hanno mai abbandonato la squadra. Ma pensiamo alla partita di domenica prossima: Petrone ha avuto pochissimo tempo per lavorare in vista del Taranto ma adesso avrà potuto meglio approfondire la questione e penso che la difesa a quattro sia la soluzione migliore. Gli allenatori bravi sono quelli che si adattano ai momenti e alle caratteristiche della squadra”.
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24 Febbraio 2017, 16:33