Lo sfogo del sindaco di Patti: | “Nessuna sorpresa”

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09 Marzo 2013, 20:50

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PATTI (MESSINA) – Mauro Aquino, sindaco di Patti, giovane esponente del Pdl, è colui che alle amministrative del 2011 ha “soffiato” la poltrona di primo cittadino a Luigi Gullo,oggi indagato nella operazione Fake, nipote di Cisco Gullo, che per far eleggere quel nipote, due anni fa, secondo l’accusa, ha smosso una “porzione” di elettorato da uno o più paesi a Patti. Ma Patti scelse Mauro Aquino. Oggi,quel sindaco, che con la sua elezione ruppe un “sistema” ben congegnato, a due giorni dalla “esplosione” di una inchiesta che ha stravolto il “suo” Comune scrive su Facebook le proprie considerazioni sulla vicenda:

“I fatti, eclatanti, ma non di certo una sorpresa, di ieri, le ripercussioni che avranno, l’analisi dei nomi e delle circostanze mi portano a fare, insieme a voi, Cittadini Pattesi, una riflessione.. anzi più di una.

E scrivo qui, anche su facebook, perché è lo strumento più immediato.

Niente di nuovo sotto il sole…

Se ne era parlato anche durante e nel bel mezzo di quella campagna elettorale.

Lo avevo detto pubblicamente quando toccavo con mano le “umane miserie” di chi veniva inseguito, compresso, quando si puntava sul bisogno e la necessità per accaparrarsi voti. Ad ogni costo!

Avevo visto lo scambio di favori ed ero stato accusato – allora – di fare terrorismo di “non saper perdere”, si, perché era scritto che altri vincessero…

Ed ora che il tempo è galatuomo devo dire grazie a Voi Cittadini, perché allora, quasi due anni fa votandomi, avete sconfitto un sistema, un casta, un modo di creare il consenso che da anni, e chissà da quanti, governava la città, usando potere, favori, malcostume….

Oggi mi rendo conto quanto è stata grande quella vittoria. Una vera Rivoluzione!

Conseguenze: tantissime.

Gente, bravi ragazzi, onesti lavoratori, professionisti – oggi disincantati – , che facevano parte di quel panzer elettorale messo in piedi con un unico scopo e con tantissime liste che oggi sono la maggioranza consiliare di questa Città, sono rimasti fuori per pochi voti, liste escluse per irrisorie percentuali … questo è stato uccidere la democrazia.

E solo loro, gli esclusi, certamente in buona fede, potranno e sapranno ringraziare chi li ha usati, facendoli strumenti dei loro giochi.

Noi possiamo solo osservare con tristezza un Consiglio Comunale orfano, zoppo, e sorridere quando si parla di onestà, si accusa chi opera con impegno quotidiano ed ha sconfitto il malaffare della gestione dei voti.

• Nessun compiacimento, nessuna gioia, nessun trionfalismo. Solo tanta tanta tristezza!

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Ed altri hanno continuato a giocare, su facebook, in piazza, sui giornali, denigrando, offendendo, pontificando, dileggiando mentre ora è venuto fuori quello che amavano fare, giocare con i voti.

Non voglio accusare nessuno. Nessuno è colpevole fino a quando una sentenza definitiva non lo sancisce.

Ma bisogna guardare in faccia la realtà.

Dopo essere stato il paese di Sindona, oggi siamo sulla ribalta nazionale per uno scandalo peggiore.. e questo lo dobbiamo solo a chi ha ritenuto opportuno ed anzi giusto piegare la democrazia alla propria personale convenienza.

• Quante elezioni sono state falsate?

Anche le ultime?

In ogni caso Patti ha risposto con il voto libero; questa è una soddisfazione che premia chi è onesto come i Cittadini di Patti.

• Chi si assume l’onere di rappresentare una comunità non solo deve essere onesto. Deve anche apparire tale!

E torno a facebook.

Commenti a iosa, per l’acqua che mancava, per una cartaccia sulla spiaggia, per una multa non condivisa, per una stagione teatrale… giusto farlo e farli.. ma leggo poco sui fatti di ieri di oggi.

Mi chiedo perché?

E dico bisogna andare avanti, sconfiggere le paure, l’omertoso silenzio. Chiedo alla scuola, alla società civile, alle istituzioni, di formare, costruire, dibattere, abituare ed insegnare a tutti il diritto di esprimere, senza timore, senza paura, idee, pensieri, denunce …

Sono positivo e propositivo e dico ancora anche questa può essere, nella pagina più buia di Patti dal dopoguerra ad oggi, una lezione di democrazia, l’avvio di un futuro migliore”.

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09 Marzo 2013, 20:50

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