“Lo sgombero allo Zen come| la cattura di un grande boss”

di

20 Aprile 2010, 18:00

1 min di lettura

“Si ripropone l’inquietante messa in scena che vede come soliti protagonisti gli occupanti abusivi dallo Zen. Lo sgombero iniziato stamattina all’alba è stato portato avanti con un dispiegamento di forze di polizia degno della cattura di un boss di grosso calibro”. Lo dice Antonella Monastra, del gruppo Un’altra storia al Comune di Palermo. “E’ la stessa tecnica messa a punto per i lavavetri, in fondo, e conferma lo stile istituzionale del sindaco Diego Cammarata e della sua giunta – prosegue – Per occuparsi della legalità si usano due pesi e due misure, preferibilmente penalizzando l’anello più debole della catena. Dopo ben otto anni, questa amministrazione sulle politiche abitative ha saputo solo togliere: il buono casa non esiste più, l’integrazione all’affitto si è assottigliata sempre maggiormente e nessun altro ammortizzatore sociale è stato erogato per sostenere i nuclei familiari meno forti”. “Il regolamento degli interventi abitativi, che vede nell’utilizzo dei beni confiscati una delle soluzioni possibili all’emergenza casa – conclude -, è stato per anni disatteso. E comunque non si è provveduto in alcun modo a individuare strategie di sostegno per evitare che gli sgomberi, nel ripristinare le assegnazioni ai legittimi destinatari, non producano ulteriore disagio alle famiglie già in difficoltà”

Articoli Correlati

Pubblicato il

20 Aprile 2010, 18:00

Condividi sui social