Lo sguardo di Saro | per Lucia Borsellino

di

23 Maggio 2013, 20:56

1 min di lettura

PALERMO– Sguardo dolce, abbraccio paterno, dolore condiviso: l’immagine, se non si conoscesse l’identità dei soggetti, potrebbe far pensare ad un padre e una figlia che si scambiano un semplice gesto d’affetto. Le figure ritratte, però, sono ben note alla cronaca. Nel giorno in cui Palermo si è fermata per ricordare la strage di Capaci, alle 17.58 esatte, il governatore Rosario Crocetta quasi istintivamente ha accolto tra le sue braccia una commossa Lucia Borsellino, membro della sua giunta ma soprattutto figlia di un giudice che morì per difendere lo Stato.

Articoli Correlati

Gli occhi di Lucia Borsellino, tra palloncini colorati, folla densa e striscioni, esprimono più di qualsiasi parola: ventun anni dopo il boato sche squarciò l’autostrada, il dolore su un viso dai lineamenti dolci e decisi, sembra più vivo che mai e il ricordo sarà senz’altro volato alla strage di via D’Amelio. Lucia ricompose le spoglie di Paolo dilaniate dall’esplosione. Un gesto di amore estremo nei confronti di un padre affettuoso strappato dalla sua vita troppo presto.

Pubblicato il

23 Maggio 2013, 20:56

Condividi sui social