Cronaca

“Lo smart working blocca le pratiche al Comune, imprese paralizzate”

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19 Novembre 2020, 08:04

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PALERMO – “Lo smart working nella pubblica amministrazione sta creando seri problemi in tutta Italia, soprattutto in quelle amministrazioni nelle quali il livello di digitalizzazione delle pratiche è ancora arretrato e insufficiente. Ciò riguarda, anche, molti settori del Comune di Palermo, in particolare quelli del Polo Tecnico, con il rischio concreto di paralizzare il lavoro di centinaia di professionisti e imprese”.

A lanciare l’allarme è il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi che, nelle ultime settimane, ha raccolto istanze e lamentele delle imprese associate. “I nostri associati ed i professionisti che lavorano per conto delle imprese – spiega Miconi – lamentano il fatto che i centralini telefonici degli uffici, i cui numeri sono indicati nel sito del Comune, che dovrebbero smistare le telefonate ai dipendenti in smart working, neanche rispondono. Oltre a ciò, in molti uffici, c’è la necessità di visionare pratiche o accedere agli atti che sono solo in formato cartaceo e che rendono indispensabile una presenza fisica, anche se ridotta nel numero e con tutte le cautele necessarie”.

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“Occorre una organizzazione del lavoro che non sia affidata solo alla buona volontà del funzionario, che garantisca e controlli che i dipendenti che hanno relazioni con il pubblico siano effettivamente raggiungibili, anche da remoto, e che preveda, quando non sia possibile risolvere in smart working i problemi, anche l’apertura degli uffici, distribuendo e alternando le presenze su una fascia oraria più lunga, in modo da garantire il distanziamento necessario, su più turni con una precisa azione di sanificazione degli ambienti di lavoro tra un turno e l’altro” conclude il presidente di Ance Palermo. (ANSA).

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19 Novembre 2020, 08:04

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