“Lo sport in Sicilia vale |il 3 per cento del Pil regionale”

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27 Giugno 2012, 14:58

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Lo Sport, oltre ad influire positivamente sul benessere psico-fisico della popolazione, ha anche un forte impatto sull’economia siciliana. Un giro di affari che si attesta intorno ai due miliardi di euro e un contributo al PIL regionale di circa il 3%. È questo il risultato della ricerca, commissionata dal Coni Sicilia  alla Diste Consulting e alla Fondazione Curella, che è stata presentata questa mattina, presso la Chiesa di S. Antonio Abate del Complesso Monumentale dello Steri di Piazza Marina a Palermo. La ricerca ha visto la partecipazione anche della Scuola Regionale dello Sport del Coni e il Patrocinio dell’Università degli Studi di Palermo.

Presenti, oltre a Pietro Busetta, presidente Fondazione Curella, Giovanni Caramazza, presidente reggente Coni Sicilia,  Alessandro La Monica, presidente Diste Consulting,
Antonio Palma, coordinatore didattico e scientifico della Scuola Regionale dello Sport del Coni, e Domenico Totaro, presidente Esperia, anche l’assessore provinciale allo Sport Michele Nasca e l’assessore comunale alle attività produttive Marco Di Marco.

La ricerca, a causa delle carenze nella documentazione statistica, è riuscita a determinare alcuni degli aspetti del sistema sportivo regionale. Solo una piccola porzione del fenomeno sport è, infatti, collegabile in linea retta ad attività legate allo stesso: lo stadio, la palestra, il campo da tennis, la bicicletta, i giovani e meno giovani che ogni giorno svolgono un’attività fisica, e via di seguito. La quota più grande, al contrario, è generata da un numero vastissimo di attività alle quali non può essere riconosciuta una finalità sportiva in senso autentico, ma che rispondono tuttavia ad una domanda di questo tipo: le industrie che producono attrezzature sportive, l’industria alimentare e dell’abbigliamento, il settore delle telecomunicazioni per i servizi radio/televisivi, i giornali, Internet solo per citarne alcuni.

Il sistema sportivo vede quindi ogni giorno in azione migliaia e migliaia di operatori che realizzano centinaia di eventi economicamente rilevanti, sia nella sfera reale collegata con il processo di produzione, sia nella sfera dei consumi. Per stimare a quanto ammonterebbe l’intera filiera dello sport nell’Isola, in termini di spesa delle famiglie, è stato possibile analizzare solo piccoli frammenti informativi di questa grande quantità di elementi. Si è comunque arrivati a determinare quanto spendono le famiglie siciliane per esercitare una pratica fisica e fruire di eventi e spettacoli sportivi. E quanto questa spesa si riflette sulle imposte indirette versate alle pubbliche amministrazioni.

“In Italia, così come negli altri Paesi europei, è finita l’era del consumismo – spiega  Pietro Busetta, presidente Fondazione Curella -. La crisi finanziaria, ma soprattutto strutturale, ha fatto crollare il vecchio sistema economico. Oggi, dobbiamo imparare a convivere e a confrontarci con altri mercati che producono di più e con un rapporto qualità prezzo migliore. Il nostro obiettivo deve essere quello di mantenere i livelli di consumo, non certo di aumentarli. E lo sport, che è uno dei motori dell’economia e comporta un notevole giro d’affari, può di certo dare il suo contributo. Per questo motivo – conclude Busetta – vorrei rivolgere un invito alla nuova Amministrazione comunale affinché, in collaborazione anche con la Provincia, possa mettere in agenda e organizzare grandi eventi sportivi, così come accade in altre realtà che hanno già compreso il potenziale economico dello sport”.

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In base alle elaborazioni, si stima che in Sicilia la spesa dei residenti per l’acquisto di beni e servizi sportivi si manterrebbe prossima a 2,2 miliardi di euro che corrispondono all’incirca a poco più di 440 euro a testa.

La quota sui consumi familiari, che racchiude la gran parte del prodotto interno lordo generato, si aggirerebbe quindi attorno al 3,4 per cento, a fronte del 3,8 per cento del Paese con un ricavo sotto forma di imposte indirette per l’Amministrazione pubblica di circa 300/350 milioni di euro.

“Lo sport è un fenomeno sociale, fortemente aggregativo, ma ha anche una straordinaria forza economica. Il sistema sportivo – precisaAlessandro La Monica, presidente Diste Consulting – coinvolge una moltitudine di universi economici, che vanno dall’abbigliamento alle attrezzature, dal tesseramento ai biglietti per assistere agli incontri, dal turismo alle pay tv. Ma lo sport è anche il terzo pilastro educativo, dopo famiglia e scuola, e influisce sullo stile di vita. Dalla ricerca è emerso che 2 milioni e 800 mila persone non praticano sport, in altre parole 58 persone su 100 sono sedentarie e molte di queste sono in sovrappeso o a rischio obesità. Il 5% della spesa sanitaria è di fatto riconducibile ai problemi legati al sovrappeso. Incentivare la pratica sportiva porta dunque non solo a ad una migliore qualità della vita, ma anche ad un risparmio della spesa”.

Lo Sport è dunque un tesoro nascosto e un linguaggio universale su cui puntare e da dover ancora compiutamente conoscere nelle reali dimensioni. Tesoro che esprime tante realtà come, ad esempio, quello delle società sportive che con 110.00 unità occupano il 2° posto tra le strutture ricettive di aggregazione, superate soltanto dai 130.000 bar.

“Il Coni regionale ha commissionato questa ricerca – dichiara Giovanni Caramazza, presidente reggente Coni Sicilia – non solo per avere un quadro più dettagliato del comparto, ma soprattutto per capire il collegamento esistente tra sport e attività produttive, e quanto influisce sulla destagionalizzazione del turismo. Solo in Sicilia, lo scorso anno, si sono svolte circa 600 manifestazioni sportive nazionali e internazionali. Lo sport porta dunque ricchezza ed è importante incentivarne la pratica sin da bambini, non solo perché chi fa sport cresce meglio, ma anche perché rappresenta uno strumento aggregativo per extracomunitari e disabili. Si tratta della cosiddetta alfabetizzazione motoria, che da poco è stata inserita in una legge regionale, e che comporta un costo di 8 milioni di euro”.

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27 Giugno 2012, 14:58

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