01 Febbraio 2013, 11:39
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PALERMO – E’ emergenza all’istituto “Piersanti Mattarella” di via Bonagia. Il primo piano della scuola, infatti, non è accessibile a causa delle infiltrazioni d’acqua, dei buchi e delle crepe che interessano il soffitto. I bagni, inoltre, sono privi di porte. Il degrado in cui versa la struttura è evidente. Il dirigente scolastico ha più volte contattato l’assessore alla Scuola, Barbara Evola, e il responsabile del servizio dell’edilizia scolastica. Nessuno però, al momento, ha fatto nulla per ovviare al problema.
A seguito dei sopralluoghi effettuati, inoltre, né il responsabile della sicurezza dell’istituto né i vigili del fuoco, hanno confermato l’inagibilità della struttura. I locali sono stati dichiarati non idonei ad accogliere i ragazzi solo dal punto di vista igienico-sanitario, che a detta del dirigente scolastico è cosa ben diversa dalla situazione di estrema pericolosità in cui versa l’intero primo piano della Mattarella. “E’ una vergogna che non sia stata dichiarata l’inagibilità del piano superiore. Il degrado è evidente, la struttura può cadere a pezzi da un momento all’altro – ha affermato Francesca Vella, direttrice della scuola – Ho una grande responsabilità e non intendo assolutamente tenere i bambini al piano superiore”, ha continuato Vella.
Sono venti le aule situate al primo piano dell’istituto che, fino a qualche giorno fa, ospitavano cento alunni. Adesso gli studenti della scuola, fra elementare e media, dovranno occupare le uniche aule disponibili, tutte al piano terra. Le attività didattiche della “Mattarella”, pertanto, verranno svolte ad orario ridotto con una turnazione su tre turni. Poco più di tre ore di studio per ogni turno, con il primo ingresso alle otto di mattina e l’ultimo suono della campanella alle sei del pomeriggio. Un vero disagio per gli alunni e per le insegnanti che devono far fronte a notevoli problemi gestionali.
A complicare la situazione anche la mancanza di una sede secondaria, nonostante questa sia disponibile. Il plesso “Mancino” di via Belmonte Chiavelli, da tre anni in ristrutturazione, non è ancora stato consegnato e nessuna certezza è stata data sulla riapertura dello stesso. “Non pare inutile sottolineare che, oltre al gravissimo danno all’utenza ed all’immagine dell’istituzione in un quartiere a forte rischio marginalità come quello di Bonagia, la situazione vigente è il risultato di anni di abbandono ed insipienza da parte della pubblica amministrazione – ha affermato il dirigente scolastico – Malgrado i notevoli disagi e lo scoramento collettivo, però, l’intero corpo docente continuerà a svolgere i ruoli e le funzioni di competenza”, ha concluso Vella.
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