09 Gennaio 2013, 21:26
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PALERMO- E alla fine, i lombardiani sarebbero pronti a tornare alla vecchia casa del centrodestra. L’accordo con Silvio Berlusconi sarebbe ormai vicino, al termine si una trattativa sotterranea portata avanti in parallelo a quella, ormai abbastanza compromessa, con il Centro democratico di Bruno Tabacci si è fatta più stretta, per via delle abbondanti perplessità nel centrosinistra. Raffaele Lombardo , riferisce l’Ansa, sarebbe in queste ore nella Capitale, dove i coordinatori Rino Piscitello e Agazio Loiero stanno trattando l’intesa, che potrebbe garantire al Pds-Mpa anche la visibilità del proprio simbolo, come richiesto da Lombardo. Insomma, dopo Miccichè, il Pdl sigla la pace con un arcinemico come Lombardo, per ipotecare il successo al Senato in Sicilia.
Sempre in casa centrodestra, trattative ancora in corso tra Pdl e Cantiere Popolare per le liste della Camera. Il partito di Saverio Romano, infatti, presenterà una sua lista in Sicilia al Senato, dove lo sbarramento opera su base regionale, mentre nella competizione per Montecitorio, dovrebbe piazzare i suoi candidati nelle liste del partito di Berlusconi. Il confronto tra Romano e il Cavaliere è ancora aperto ma dovrebbe approdare a un’intesa. L’obiettivo del Cantiere popolare è di ottenere due o tre deputati (uno in Campania e due, possibilmente, in Sicilia) e portare a casa, grazie al premio di maggioranza, un paio di senatori in Sicilia. I nomi dei papabili, oltre a quello di Romano, sono quelli di Maria Pia Castiglione, senatrice uscente, Rudy Maira e Innocenzo Leontini, mentre in Campania potrebbe trovare posto l’uscente Michele Pisacane. Scendono invece, al momento, le quotazioni di Marianna Caronia.
Le trattative proseguono e vertono anche sul posizionamento in lista dei candidati del Cantiere. È questo uno degli ultimi nodi da sciogliere per la lista del Pdl in Sicilia, che prende sempre più corpo. È ormai decisa la corsa per il Senato di Francesco Scoma. Il Pdl punta tutto sulla Sicilia per strappare il pareggio a Palazzo Madama e così gli alfaniani puntano sui collettori di consenso che hanno dimostrato alle scorse regionali di avere ancora un cospicuo numero di voti. Non solo. L’elezione di Scoma e quella di Salvino Caputo, capolista al Senato per Fratelli d’Italia, libererebbero due posti all’Assemblea regionale, dove approderebbero Giuseppe Milazzo e Pietro Alongi, primi dei non eletti, che sarebbero di certo più motivati nella impegnativa campagna elettorale. Insomma, lo sforzo del centrodestra in Sicilia è massimo. Anche in Sicila orientale, dove correrà il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione. In lista, poi, dovrebbero trovare posto gli uscenti. Spera ancora di trovare spazio Giulio Tantillo, campione di preferenze alle ultime due amministrative di Palermo. Anche Grande Sud dovrebbe confermare i suoi parlamentari uscenti, mentre la Destra di Storace e Musumeci deciderà in queste ore i capilista. Che dovrebbero essere, salvo sorprese, Filippo Cangemi nella Sicilia occidentale, Ruggero Razza nella orientale, ed Enrico Trantino al Senato.
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09 Gennaio 2013, 21:26