04 Giugno 2009, 13:14
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“Sarà un confronto che non sarà giocato soltanto sugli eventuali assessori da nominare ma, semmai, sui grandi temi che riguardano lo sviluppo della Sicilia e il superamento, che è lento ma che deve pur iniziare, del divario tra Nord e Sud. Continuare a battere sul tasto dei fondi Fas, che ammontano a 4 miliardi e 93 milioni di euro, non e’ certo superfluo: sarà un tema che tratteremo una volta per tutte in maniera tale che si veda, punto per punto, il nostro piano di impiego, la sua importanza, la sua strategicita’ e la sua conformita’ alla sacrosanta esigenza che queste risorse vengano investite in infrastrutture, in opere e non certamente in spesa corrente”. Al Tgweb (www.regione.sicilia.it/tgweb), il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo anticipa i contenuti del preannunciato confronto che avra’ con il premier subito dopo il test elettorale in vista della definizione del nuovo esecutivo di Palazzo d’Orleans.
Alla domanda su quale sia lo scenario più probabile per il futuro assetto della maggioranza in Sicilia, Lombardo, riferendosi al governo Milazzo, risponde che “non si rideterminano facilmente certi esperimenti del passato”.
“Tuttavia – aggiunge – non si poteva che fare scendere da una barca che, come la Sicilia deve riparare le proprie falle per potere veleggiare verso i traguardi più ambiziosi, gente che remava e che rema contro. Di questa gente, in questa barca, fin quando la guido io in virtù del consenso che i siciliani mi hanno dato, non ne sale. Io non butto a mare nessuno, ma dalla barca si scende. Solo se si capisce che c’è bisogno di riorganizzare la Regione – dal rigore finanziario all’innovazione, dalla trasparenza agli obiettivi di sviluppo – allora ci si può facilmente intendere: io non precludo nulla a nessuno se si vuole davvero andare avanti e se, nel frattempo, abbiamo tagliato tutti i ponti…”.
“Già – continua il governatore – abbiamo una giunta molto forte e molto omogenea che rappresenta, al tempo stesso, forze politiche che fanno tutte parte della maggioranza. Chi avesse pensato o sperato che ci fosse qualche assessore dell’opposizione, a prescindere dal fatto che l’opposizione stessa, essendo seria, non lo avrebbe consentito, ha sbagliato i suoi conti perché voleva solo montare un caso. Ma noi siamo persone serie, ognuno resta a recitare il proprio ruolo altrettanto importante”.
Infine, un’altro sguardo al prossimo incontro con Berlusconi. “Io – dice Lombardo – non pongo nel confronto con chiunque, e figuriamoci con il presidente del Consiglio, alcun limite, alcun vincolo. Ritengo che essendoci la buona volontà e mettendo fuori gioco gli sfascisti, quelli che vogliono la rissa a tutti i costi perché non sanno confrontarsi ne’ sul piano della lealta’ ne’ su quello dell’efficienza e della capacita’ politica oltre che umana, allora arriveremo certamente ad una sintesi nella quale chi ci deve guadagnare e’ solo la Sicilia perche’ le schifezze e gli sperperi del passato non possono piu’ continuare, nemmeno per un momento”.
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04 Giugno 2009, 13:14