26 Gennaio 2012, 19:04
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“L’esito dell’incontro con Monti non ha soddisfatto i manifestanti? Mi attendevo una risposta pregiudizialmente negativa”. Con queste parole il presidente della Regione Raffaele Lombardo, poco prima di entrare all’Ars per una seduta straordinaria sul colloquio di ieri tra il governo regionale e il presidente del Consiglio, ha commentato le reazioni giunte dal “popolo dei forconi”. “Ma ieri – aggiunge – abbiamo svolto un ottimo lavoro. L’incontro col presidente Monti è stato serrato e molto lungo, oltre due ore. Tutti i punti trattati sono stati raccolti in venti schede che sottoporrò al parlamento siciliano”.
E tra questi punti, spiega Lombardo, “la vigilanza sui controlli nei confronti degli alimenti , per far sì che non la facciano franca certi prodotti nocivi che dal Nord Africa possono entrare nel nostro mercato”.
Altro tema centrale, quello della “flessibilizzazione dei tributi. Ci riferiamo – puntualizza Lombardo – alla possibilità che si possa giungere a una rateizzazione di questi tributi. E questo non può che passare attraverso la sospensione delle attuali cartelle esattoriali”.
Quello con Monti, quindi, sarà il primo di una serie di incontri che interesseranno il governo regionale. “Abbiamo insediato – dice Lombardo – due tavoli di lavoro. Il primo riguarderà i temi dell’agricoltura, dela pesca e dei trasporti. Il secondo si occuperà di bilancio e sanità. Quest’ultimo tema è al centro di una serie di colloqui da oltre un anno e va discusso all’interno di una cornice più ampia, quella riguardante l’attuazione del federalismo fiscale, specie per quanto riguarda la gestione delle accise. Gestione che deve consentirci di abbassare il prezzo della benzina”.
Ma in quell’incontro con Lombardo, il presidente del Consiglio Monti ha chiesto alla Regione “di fare la sua parte” nella riduzione delle spese. “Noi abbiamo portato – dice Lombardo – il livello della spesa a quello del 2001. Da allora, negli ultimi dieci anni, questo è cresciuto moltissimo. Basti pensare che in quegli anni, gli operatori della sanità sono passati da 2.500 a 9mila. E insieme al contenimento della spesa – aggiunge Lombardo – abbiamo raddoppiato gli investimenti. Senza contare che due nostre delibere del 2008 hanno bloccato le assunzioni, consentendoci di evitare nuovi sprechi”.
Infine, una battuta sul ponte di Messina, che sarebbe stato “definanziato” dal governo nazionale: “Il ponte non è stato definanziato. Credo che, dopo la verifica di impatto ambientale, possano essere sbloccati finanziamenti per circa due miliardi di euro”.
Nel corso della seduta d’Aula, il presidente della Regione ha toccato anche altri punti. Tra questi, l’Imu, l’imposta che ha, di fatto, sostituito l’Ici: “Sappiamo che una trattativa – ha detto Lombardo – è già stata aperta dal Friuli Venezia Giulia. Per quello che sappiamo – ha aggiunto – il governo è disponibile a non gravare di questo tributo gli insediamenti agricoli”. Quindi, il “rimborso” per le calamità naturali: “Abbiamo conteggiato i danni in circa 217 milioni. Il governo ci ha detto che li trasferirà agli agricoltori o verranno ceduti attraverso una sorta di ‘carta di credito’ spendibile alla Serit per ripianare i debiti”.
Poi Lombardo ha chiuso il suo intervento con un’opinione complessiva sulla protesta: “La giudico sacrosanta – ha detto – e ne condivido in pieno le motivazioni. Ma come governo lanciamo un fermo invito perché il disagio non si trasferisca sui siciliani”. Dopo l’intervento del governatore, l’Ars ha deciso di aggiornarsi a martedì, per approfondire gli altri temi emersi dall’incontro con Monti. Uno su tutti: il finanziamento del progetto del ponte di Messina: “Un progetto al quale tengo moltissimo”, ha commentato lo stesso Lombardo.
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26 Gennaio 2012, 19:04