07 Gennaio 2021, 21:35
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CATANIA – La richiesta di pena della Procura Generale non è arrivata nemmeno oggi. Si dovrà attendere dunque fino al prossimo 2 febbraio, data in cui si terminerà la requisitoria delle magistrate Agata Santonocito e Sabrina Gambino nel processo d’appello bis che vede come imputato l’ex governatore siciliano Raffaele Lombardo accusato di concorso esterno alla mafia. Un procedimento che si è aperto dopo l’annullamento con rinvio della Cassazione alla sentenza di assoluzione di secondo grado in riferimento proprio alla contestazione di concorso esterno. La Corte d’Appello di Catania, infatti, aveva condannato il politico autonomista solo per voto di scambio, ribaltando in parte il verdetto del gup.
Nell’udienza di oggi – che si è aperta con l’acquisizione dei tabulati telefonici di Raffaele Lombardo – sono state affrontati alcuni capitoli dell’apparato accusatorio della Pg. In particolare i contatti tra l’ex presidente della Regione Siciliana e l’imprenditore Mariano Incarbone (già condannato in via definitiva nel processo Iblis). Un legame che secondo il procuratore aggiungo (applicato pg) Agata Santonocito dimostrerebbe il “rapporto qualificato esistente con Cosa nostra” dell’imputato. Una visione totalmente diversa dalla difesa, che invece ritiene le relazioni con Incarbone privi di consistenza. Essendo ai tempi l’imprenditore incensurato.
La pg incasella il rapporto tra Lombardo e Incarbone nell’affare dell’appalto del cosiddetto Parcheggio Sanzio, che secondo l’accusa dimostrerebbe come l’imputato avrebbe potuto “direttamente e indirettamente” dare “un contributo” vantaggioso all’organizzazione criminale nel settore degli appalti.
Inoltre sono stati esaminati gli elementi relativi al capitolo del presunti ‘contatti’ con il boss ennese Raffaele Bevilaqua, un nome venuto fuori anche durante l’esame del collaboratore di giustizia Dario Caruana, tra i testimoni dell’appello bis. Nella prossima udienza, la discussione delle due pg sarà incentrata sui reati elettorali e la figura del boss calatino Rosario Di Dio. Raffaele Lombardo, difeso dal professore Vincenzo Maiello e dall’avvocato Maria Licata, farà dichiarazioni spontanee.
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07 Gennaio 2021, 21:35