13 Maggio 2023, 18:51
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CATANIA. Ci sono tutti. Com’è giusto che sia. Nella presentazione dei candidati delle due liste che corrono al consiglio comunale (72 candidati più i 108 alle municipalità), Grande Catania e Popolari Autonomisti, il mattatore resta sempre il leader maximo Raffaele Lombardo. Il Romano Palace è la sede scelta per l’investitura pubblica a Enrico Trantino. “Raffaele Lombardo? Sul mio nome è stato più tempestivo persino rispetto a qualche mio collega di partito”, dirà il candidato sindaco una volta preso il microfono.
Al tavolo della presidenza ci sono Alessandro Porto (candidato assessore in prima battuta), i deputati regionali Giuseppe Lombardo e Giuseppe Castiglione (che hanno lavorato alla costruzione delle due liste), il colonnello degli autonomisti Fabio Mancuso che – in questi mesi – ha condotto le trattative al tavolo del centrodestra. E, naturalmente, Lombardo.
Al netto dell’intervista video – che riportiamo sopra – Lombardo parla essenzialmente di temi: con un invito anche al presidente dell’Assemblea, Gaetano Galvagno.
L’INVITO A GALVAGNO. “Rivolgo un invito al presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. Organizzi un incontro tra tutti i deputati dell’assemblea col ministro Calderoli: dal quale vogliamo sapere come si realizzerà questa benedetta autonomia differenziata”.
LA FEDERAZIONE CON UN PARTITO NAZIONALE. “Abbiamo avuto un’esperienza non facile con la Lega. Abbiamo avuto un rapporto con Berlusconi e Forza Italia, ma siamo ormai al tramonto del berlusconismo. Adesso dobbiamo trovare una federazione che ci consentirà di vincere le prossime elezioni europee”.
LE PARTECIPATE. “Invito i prossimi consiglieri comunali a capire perchè dal 2008 è partito il saccheggio della Pubbliservizi: e, attenzione, lo stesso vale per la Multiservizi”.
L’URBANISTICA. “In quante carte e processi si è parlato del Pua. Quel pettine che tra l’area dell’aeroporto e viale Kennedy: ma quanti investitori sul fronte del turismo attrarremmo”
LA MOBILITA’. “Vogliamo completarlo questo assetto? I parcheggi: in quanti processi, con assoluzioni degli interessati, ci sono stati? Vigliamo riprendere questa storia?”
L’IMMAGINE DELLA CITTA’. “Perchè non riaprire la discussione del waterfront così come quella della Cittadella giudiziaria e della Zona industriale?”.
LE PERIFERIE. “A Librino andrebbero previsti i centri direzionali di Comune e Città metropolitana e, perchè no, la stessa Cittadella giudiziaria. Alle municipalità andrebbero rafforzati i poteri per snellire il peso all’amministrazione”.
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13 Maggio 2023, 18:51
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