09 Febbraio 2013, 21:12
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CATANIA- Coccolato da migliaia di autonomisti, Raffaele Lombardo torna alle origini. Per lanciare la campagna elettorale delle politiche, ha messo da parte le promesse degli ultimi giorni alla guida della Regione, quando stordito dalle carezze di Cracolici e Lumia puntava dritto lo sguardo alle arance di Ramacca e Palagonia.
Il percorso verso il voto per il rinnovo di Parlamento e Senato è iniziato ingoiando quello che, secondo l’ex governatore, “sembrava un rospo”, cioè “l’alleanza con Silvio Berlusconi e la Lega. Col passare del tempo però -insiste Lombardo- ho capito che era l’unica alternativa al destino che la sinistra stava preconfezionando per noi ed ho ritrovato gli alleati leali del 2006 e del 2008”.
Sul palco la folla non aspetta altro: “Ho un insegnamento per voi giovani: state attenti alla sinistra perchè tendono a disintegrare l’alleato, a distruggerlo. Ci stavano costringendo ad un bivio: estinguerci o allearci con il centrodestra. E questo abbiamo fatto”. E ancora: “Non saremo mai comunisti”.
Passato e presente. “È stata un’esperienza esaltante quella del nostro movimento per l’Autonomia oggi affidata a voi. Nel 2006 accettammo di stare nella stessa coalizione e nello stesso simbolo della Lega Nord. Oggi siamo gli stessi di ieri rafforzati da un’esperienza difficile, faticosa e con lo stesso simbolo siamo ancora qui. Ricordate le grande manifestazioni per le infrastrutture? Vi ricordate quando abbiamo impedito che i rifiuti arrivassero in questa terra, quando manifestammo contro la raffinazione del petrolio a Gela e quando dicemmo di no all’insediamento del famoso rigassificatore che doveva sorgere vicino ad un petrolchimico in pessime condizioni? Siamo rimasti leali con l’elettorato e fedeli agli impegni assunti”.
Il Raffaele governatore. Non ci sta ad essere ricordato come “ribaltonista” e per l’occasione Raffaele Lombardo sfodera un copione ampiamente collaudato. “Sono stato presidente della Regione per realizzare determinate riforme e ci siamo avvalsi del consenso della sinistra, il Pdl non è stato cacciato, abbiamo bloccato il piano dei rifiuti, riformato la sanità, cancellati i termovalorizzatori che a fronte di un investimento di 4miliardi di euro, avrebbero fatto governare a determinati imprenditori ben 60miliardi. Adesso quel percorso deve continuare e dobbiamo arrivare alla chiusura delle discariche. Vedremo se questo governo avrà il coraggio di sfiorare determinati interessi”.
Il Raffaele di centrodestra. L’ex governatore non lo manda a dire: “La sinistra che governa la Sicilia pretende di fare manicheismo d’accatto e con grande ipocrisia pretende di essere portatrice di un primato morale che non possiamo riconoscergli. Noi non abbiamo licenziato nessuno, non so se sarà così nei prossimi mesi. Crocetta si è inventato di avere risparmiato 1miliardo, in realtà si sono copiati il nostro documento di programmazione economico finanziaria”.
L’affondo su Crocetta non tarda ad arrivare, poco prima Rino Piscitello aveva infuocato gli animi dei militanti rievocando “il mercato delle vacche che con il cambio di casacca di 12 deputati vuole falsare il risultato delle elezioni regionali”.
Raffaele rincara la dose: “Il governo Crocetta è come il circo Barnum. Voglio vedere come faranno a convivere i nuovi arrivati con Malafarina: Scilipoti impallidisce rispetto a questo vergognoso modo di fare. È un’operazione di corruzione vergognosa, una vergognosa azione di proselitismo che viene portata avanti corrompendo le coscienze e fregandosene del voto dei cittadini”. Non manca la bacchettata a chi ha abbandonato il Mpa, a partire dai commissari nominati da Lombardo “che si sono prostituiti con questo governo Crocetta pur di mantenere la poltrona”. E ancora: “Si vergogni che è cresciuto grazie al sudore della mia fronte e oggi invece ha cambiato casacca”.
Gli affari. “Vedremo come finirà con il rigassificatore di Siracusa che ho bloccato, vedremo come finirà con i parchi eolici che avevamo bloccato, già stiamo vedendo cosa accade con l’aeroporto di Catania dopo che sono cambiati i vertici: è arrivato subito il declassamento e si parla di svenderlo. Vedremo cosa farà Crocetta”.
L’Udc e Monti. “Ieri all’Udc c’erano molte sedie vuote e sono disperati, da qui -il riferimento è a Pistorio e Leanza- sono fuggiti con le carte e gli elenchi e in questi giorni vi stanno chiamando. Voi -chiede Lombardo alla sala- restate fedeli” e scatta l’applauso.
“Cosa ha fatto -chiede Lombardo- il governo Monti per la Sicilia? Ha approvato l’accordo con il Marocco che ci distrugge. Con lo stesso governo la Montepaschi è stata salvata, ma la banca Luigi Sturzo di Caltagirone ha chiuso per un debito di appena due milioni di euro”.
Berlusconi e le prospettive. Raffaele Lombardo è favorevole al condono fiscale promesso da Berlusconi: “Potrei farvi nomi e cognomi degli artigiani rovinati dalle tasse con le case ipotecate, lo Stato non guadagna un euro, diamo a chi vuole lavorare la possibilità di tornare a investire e produrre”.
L’obiettivo. “Sono sufficienti la metà dei voti che abbiamo preso alle regionali per essere determinanti a livello nazionale. Questo obiettivo lo centreremo insieme”.
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09 Febbraio 2013, 21:12