Lombardo-Pdl, si tratta ancora |Tensione alle stelle in Fli

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10 Gennaio 2013, 20:04

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PALERMO- Mancherebbe solo l’ufficialità al patto tra il partito di Raffaele Lombardo e il centrodestra per le Politiche. L’Ansa dà la cosa per fatta, annunciando che il Pds-Mpa lombardiano correrà con il centrodestra in una lista del Sud insieme a Gianfranco Micciché. Ma Rino Piscitello, plenipotenziario di Lombardo, da Roma frena e a Live Sicilia dice che la trattativa è ancora in corso. Poco dopo, ecco un comunicato ufficiale del partito, che smentisce l’accordo e annuncia che le decisionidefinitive saranno assunte solo domattina.

Con l’ingresso in squadra dei lombardiani, che siglerebbero la pace con gli arcinemici del Pdl, si infoltirebbe ulteriormente il campo del centrodestra, che in Sicilia cerca una importante vittoria al Senato, strategica per il futuro dei Berlusconi e compagni. Sempre nel fronte del centrodestra, il Mir dell’imprenditore Samorì ha cercato Marianna Caronia, già deputata regionale del Pid, che però ha declinato l’invito e resta in attesa della trattativa tra Cantiere Popolare e Pdl.

Nel frattempo, i centristi al lavoro per trovare la quadratura del cerchio sulle liste. Sono ore frenetiche di conciliaboli romani e di disamine di curricula dei candidati. Ma qualcosa si muove nella coalizione montiana. I giochi più complicati riguardano la lista del Senato, che sarà guidata da Pierferdinando Casini, capolista anche in Lazio, Puglia e Calabria. Nel “listone” unico dovrebbe trovare spazio un altro esponente dell’Udc e, al secondo posto, un candidato espressione della lista Scelta civica di Monti. Che dovrebbe essere l’economista Mario Baldassarri, mentre scendono le quotazioni di Benedetto Adragna, uscente del Partito democratico passato sotto gli scudi montiani.

In casa Udc, il leader regionale Gianpiero D’Alia potrebbe essere capolista in entrambe le circoscrizioni alla Camera. In Sicilia occidentale dovrebbe essere candidato in un posto blindato Andrea Piraino, già assessore regionale. Nel collegio della Sicilia orientale, invece, sono tre i nomi più quotati: il rettore dell’ateneo catanese Antonino Recca, il senatore uscente Giovanni Pistorio, approdato all’Udc dall’Mpa, e il messinese Rosario Sidoti. In lista, dietro ai primi, dovrebbero esserci anche i segretari provinciali come Anthony De Lisi.

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Grandi manovre anche nella lista Monti. In Sicilia orientale, Scelta civica dovrebbe schierare capolista l’imprenditore edile Andrea Vecchio, che Lombardo volle in giunta per poi cacciarlo via. In Sicilia occidentale, invece, a guidare la lista per la Camera potrebbe esserci una donna a guidare la lista, forse un’imprenditrice del settore agroalimentare. Sempre che all’ultimo monento non si concretizzi una candidatura di Roberto Lagalla. In lista per Monti dovrebbero esserci anche il giurista Michele Ainis e l’ex sindaco di Siracusa Roberto Visentin, anche se le quotazioni di quest’ultimo sono altalenanti.

Resta alta invece la tensione in Fli dove i tre deputati regionali uscenti della Sicilia occidentale, Marrocco, Aricò e Gentile, resterebbero fuori dai posti che contano in lista. E si è pavetata persino l’ipotesi di una loro possibile uscita dal partito. Pare che i tre, leader del partito a Palermo, Trapani e Agrigento vogliano defilarsi dalla campagna elettorale: il terremoto tra i finiani è, insomma, totale.

Infine, il Centro democratico di Tabacci, sfumata la trattativa coi lombardiani, si attrezza al voto pronto ad accogliere i “dissidenti” di Grande Sud, Carmelo Lo Monte, in uscita dall’Idv dope è stato in breve transito in questi mesi, che si andranno ad aggiungere all’Api di Rutelli, partito da cui proviene Tabacci.

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10 Gennaio 2013, 20:04

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