07 Aprile 2009, 17:06
2 min di lettura
Gli stipendi arretrati dei settemila lavoratori della formazione professionale saranno pagati nelle prossime ore: parola di Raffaele Lombardo. C’è voluto l’ennesimo sit in davanti Palazzo d’Orleans e un nuovo vertice con i sindacati perché, questa mattina, il presidente della Regione annunciasse di avere firmato nottetempo un documento con il quale annulla le decisioni prese dopo il 5 marzo dall’assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona, e dà mandato alla dirigente generale del Dipartimento, Patrizia Monterosso, di liquidare gli stipendi maturati negli ultimi quatro mesi da insegnanti ed amministrativi assunti a tempo indeterminato secondo i criteri stabiliti dalla Commissione regionale per l’impiego.
Ogni ente di formazione professionale, dunque, riceverà una anticipazione di quattro dodicesimi del finanziamento per il monte ore di lezione autorizzato nel Piano regionale dell’offerta formativa dello scorso anno. La somma sarà spesa nonostante il Piano 2009 sia ancora in fase di rielaborazione in seguito alle polemiche che hanno costretto il governo a ritirare il provvedimento prima della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. In questo modo, il personale sarà coperto anche dalle tutele occupazionali previste dalla legge, ovvero dalla mobilità, nel caso in cui risultassero degli esuberi.
Per mettere a punto il nuovo piano formativo Lombardo ha dato appuntamento ai rappresentanti di categoria dopo Pasqua, con l’obiettivo di vararlo entro la fine del mese. La somma attualmente a disposizione è di 194 milioni di euro, mentre nel 2008 sono stati impegnati 246 milioni di euro. “Le decisioni prese oggi sono chiare e inequivocabili – commenta Maurizio Bernava segretario regionale della Cisl – Siamo soddisfatti perché l’annullamento delle ripetute forzature di Incardona consentirà di pagare gli stipendi; di impegnare la spesa regionale secondo il consolidato 2008 di progetti e enti formativi oltre che di lavorare sulla base degli indirizzi della delibera del 5 marzo, della Commissione regionale per l’impiego, che per la prima volta ha fissato criteri di qualità, selezione, controllo della spesa e riordino del settore. Ora aspettiamo la convocazione del tavolo di confronto, garantito personalmente dal governatore, per la riprogrammazione dell’attività formativa 2009”.
“Questo sistema compromesso è ormai al capolinea – dichiara Giovanni Lo Cicero, della Cgil – ecco perché bisogna varare immediatamente la riforma del settore”.
“E’ evidente che al di là delle dichiarazioni di facciata nella maggioranza vi sono profondi contrasti ancora irrisolti – sottolineano Filippo Panarello e Camillo Oddo, parlamentari regionali del Pd – Ora è necessario, nell’ambito della spesa prevista, dare priorità agli enti che operano con le carte in regola e sono ritenuti affidabili, evitando di imbarcare strutture e personale che appesantirebbero le casse della Regione senza alcun miglioramento dell’offerta formativa”.
Pubblicato il
07 Aprile 2009, 17:06