01 Aprile 2009, 17:16
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Il piano-casa avrà una versione siciliana che prevede anche interventi nei centri storici e nei condomini oltre che agevolazioni per chi non può affrontare le spese di ristrutturazione. Lo ha annunciato oggi il presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
“Entro novanta giorni le regioni a statuto ordinario dovranno legiferare tenendo conto degli indirizzi dell’accordo – ha spiegato il capo dell’esecutivo isolano a margine di una conferenza stampa organizzata a Roma per presentare la riforma sanitaria – Noi, che siamo regione a statuto speciale, abbiamo potestà legislativa esclusiva”. Nell’isola, dunque, non dovrebbe valere il potere sostitutivo voluto dal presidente del Consiglio per accelerare i tempi e unificare le regole.”Certamente terremo conto della spinta del governo e ispireremo le nostre scelte agli indirizzi nazionali – ha aggiunto Lombardo – Ci sono punti in comune, ma ci discosteremo per parecchie cose”.
Il decreto Berlusconi, ad esempio, esclude agevolazioni per le case nei centri storici. La Sicilia, invece, intende puntare alla valorizzazione di questo patrimonio. Inoltre, potranno essere previsti “incentivi per chi non è in grado di affrontare questo sforzo finanziario”.
“Oggi costruire 70 metri quadrati – ha chiarito il presidente della Regione – comporta gravi sacrifici finanziari che molte famiglie non possono sostenere. Inoltre, bisogna studiare misure adeguate per chi vive in condominio”.
Gli incentivi, precisa Lombardo, andranno applicati a chi accetta di “abbattere una costruzione abusiva per costruirne un’altra” o a chi “possiede una casa nei centri storici, oggi ghetti per immigrati”. I cittadini isolani, insomma, saranno “incentivati a ristrutturare i palazzi dei centri storici” anche se si dovranno impedire “costruzioni dove ci sono state sanatorie”.
Imprescindibile, poi, dal piano di rilancio delle attività edilizie nell’isola, sarà “l’incentivazione di iniziative per il risparmio energetico, attraverso l’uso dei pannelli solari. “La potestà legislativa spetta all’Ars – ha sottolineato Lombardo – Sono stati depositati più disegni di legge, che stiamo sintetizzando per arrivare ad un testo condiviso. Il ddl recepirà i punti fondamentali della norma quadro, frutto dell’accordo governo e Regioni, ma ne conterrà di più e diversi. Mi auguro che dopo le elezioni europee la legge venga approvata”.
Il Parlamento regionale, comunque, non sembra intenzionato a perdere tempo. La commissione Ambiente dell’Ars è già al lavoro per accelerare l’iter di esame del disegno di legge. Il testo base, presentato da Fabio Mancuso (Pdl) è già stato accorpato con quelli firmati da Faraone e Laccoto, del Pd.
Le audizioni si dovranno concludere entro la metà di aprile. Stesso termine per la presentazione degli emendamenti. Saranno ascoltati gli ordini regionali degli architetti, degli ingegneri e dei geologi, l’Anci, l’Urps, l’Asael, l’Ance Sicilia e l’Aiccre. Il presidente della commissione, inoltre, ha contattato i vertici dell’Enea per acquisire, in materia di sviluppo sostenibile, tutte le indicazioni possibili sul risparmio energetico.
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01 Aprile 2009, 17:16