L’ombra della Stidda sulle elezioni: |”Buoni benzina per comprare i voti”

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12 Febbraio 2013, 12:33

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GELA (CALTANISSETTA) – Buoni benzina in cambio dei voti. La Stidda appoggiò un candidato nelle comunali di Gela nel 2010. Emerge da un secondo filone d’indagine, che riguarda il voto di scambio, nell’inchiesta antimafia “Agorà”.

Gli investigatori sono riusciti ad intercettare le conversazioni di Emanuele Palazzo che alle ultime elezioni comunali, nel 2010, avrebbero fatto votare per un esponente politico non identificato. Il 27 maggio 2010 Palazzo discute al telefono con una donna che gli chiede: “A chi lo devo dare il voto'”. E Palazzo risponde: “Io te lo dico dopo a chi devi dare il voto, ti do il buono di benzina”. Il 31 maggio l’esponente stiddaro ricompone il numero della donna: “Ma il voto gliel’hai dato oppure no?”. “Certo”, risponde la donna che aggiunge: “Com’è finita, te li hanno dati oggi i buoni?”. “No, no – la tranquillizza Palazzo – ora quelli che prendo te li metto da parte”.

Secondo i carabinieri del reparto territoriale c’era un ordine scuderia ben preciso: la Stidda si era mobiliata per comprare i voti del candidato. I militari stanno cercando di verificare quanto la criminalità organizzata condizionò il voto alle comunali del 2010 e in favore di quale candidato e di quale partito.

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12 Febbraio 2013, 12:33

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