01 Novembre 2018, 17:21
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PALERMO – La seconda sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo ha confermato la condanna all’ergastolo nei confronti di Giuseppe Comparetto e Ignazio Fontana, ritenuti colpevoli della morte dell’imprenditore Andrea Cottone, inghiottito dalla lupara bianca nel novembre 2002. In un altro troncone del giudizio, celebrato col rito abbreviato, c’erano state due condanne al ‘fine pena mai’ in appello anche per Nicola Mandalà e Onofrio Morreale, mentre era stato assolto Michele Rubino.
Cottone il 6 settembre del 1995 era stato arrestato per associazione mafiosa perché ritenuto ‘capodecina’ della ‘famiglia’ di Villabate. Nel 1999, dopo la sua scarcerazione, aveva continuato a essere vicino alla cosca dei Montalto, reggenti della famiglia mafiosa di Villabate. Sarebbe stato ucciso proprio per un regolamento di conti fra cosche. L’imprenditore venne accompagnato a bordo della propria auto al ristorante minigolf di Ficarazzi, apparentemente per discutere con Onofrio Morreale su alcuni furti ai danni dello stesso Cottone. Da quel giorno si persero le sue tracce.
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01 Novembre 2018, 17:21