20 Novembre 2020, 09:32
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PALMA DI MONTECHIARO (AGRIGENTO) – Svolta nelle indagini sull’omicidio di Michelangelo Marchese, pensionato 89enne di Palma di Montechiaro trovato morto all’interno del suo appartamento lo scorso 11 luglio con mani e piedi legati. I carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno fermato la badante rumena che si occupava saltuariamente dell’anziano. Il provvedimento di fermo è stato firmato dal sostituto procuratore Chiara Bisso – con il coordinamento del procuratore capo Luigi Patronaggio – che adesso contesta alla donna il reato di omicidio. L’ipotesi è quella di una rapina finita nel sangue. Già una prima ispezione cadaverica del medico legale aveva escluso la morte naturale e la successiva autopsia disposta dal pubblico ministero aveva cancellato ogni dubbio: si trattava di omicidio.
La mattina dell’11 luglio sono stati i vigili del fuoco giunti appositamente da Licata a trovare il cadavere di Marchese, insanguinato e con mani e piedi legati. La pista della rapina finita male è stata fin da subito quella privilegiata dagli investigatori: qualcuno sapeva che all’interno dell’abitazione l’89enne potesse custodire denaro contante e qualche risparmio. Così le indagini si sono subito concentrate sulla figura della badante rumena che si occupava dell’anziano nonostante i ripetuti appelli dei figli di quest’ultimo di trasferirsi in una delle loro case.
In poco meno di quattro mesi i carabinieri della Compagnia di Licata, guidati dal capitano Francesco Lucarelli, e i colleghi del Nucleo operativo di Agrigento, hanno chiuso il cerchio notificando il provvedimento di fermo alla badante e contestandole la grave accusa di omicidio.
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20 Novembre 2020, 09:32