L’omicidio di Belmonte Mezzagno | A sparare sono stati due killer

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10 Maggio 2019, 16:01

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PALERMO – L’autopsia conferma che si è trattato di un’esecuzione e che a uccidere Antonio Di Liberto sono stati due killer. Due, infatti, sono le armi che hanno fatto fuoco in via Umbria a Belmonte Mezzagno.

Sei colpi sono stati esplosi frontalmente con una pistola calibro 7.65. Hanno mandato in frantumi il parabrezza della Bmw e uno ha raggiunto il commercialista alla testa. Quindi qualcuno ha imbracciato il fucile, si è avvicinato alla macchina e ha mirato al fianco e al collo. Si è trattato, dunque, di un agguato studiato per non fallire.

I killer hanno scelto di entrare in azione nei pressi dell’abitazione della vittima. Una strada senza uscita, dunque con una sola via di fuga. Senza telecamere, però. Circostanza che li avrebbe convinti a correre il rischio di essere visti durante la fuga. L’esame autoptico è stato eseguito all’istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo.

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Il procuratore aggiunto della Dda Salvatore De Luca, i sostituti Bruno Brucolo e Gaspare Spedale, e i carabinieri del Reparto operativo indagavano sulla vita professionale di Di Liberto per trovare la chiave del delitto. Una carriera di successo quella del commercialista, capace di dare vita a due studi fra i più noti dell’intera provincia palermitana.

 

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10 Maggio 2019, 16:01

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