Cronaca

L’omicidio di Mariella Marino a Troina, a giudizio l’ex marito

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18 Luglio 2024, 18:48

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TROINA (ENNA) – È stato rinviato a giudizio per omicidio volontario pluriaggravato Maurizio Impellizzeri, l’imprenditore che il 20 luglio dell’anno scorso uccise la moglie Mariella Marino, dopo averla braccata in mezzo alla strada. Il rinvio a giudizio è stato disposto dal Gup Giuseppe Noto.

Impellizzeri, difeso d’ufficio dall’avvocato Giuliana Conte, è accusato di omicidio volontario aggravato con le aggravanti della premeditazione, di aver commesso il fatto ai danni del coniuge legalmente separato e di aver commesso il fatto nei confronti di una persona offesa del reato di stalking.

Gli spari in mezzo alla strada

Mariella Marino, si ricorda, fu ferita mortalmente con tre colpi di una pistola calibro 7,65, che l’hanno centrata all’addome coinvolgendo organi vitali. Il processo si aprirà il 27 settembre in Corte d’assise a Caltanissetta.

In aula si sono costituiti parte civile i familiari della donna, la madre e i due fratelli assistiti dall’avvocato Francesca Mazzara e i tre figli, assistiti dagli avvocati Davide Saraniti e Caterina Galati Rando. Parte civile anche il Comune di Troina, assistito dall’avvocato Walter Giuffrida, e l’associazione Telefono Rosa di Bronte, sede unica in tutta la Sicilia.

No all’abbreviato

Il Gup ha respinto la richiesta di giudizio abbreviato formulato dalla difesa dell’imputato. Il legale aveva chiesto una perizia psichiatrica e una perizia che accertasse la sua idoneità a stare a giudizio. Se ne parlerà eventualmente in Corte d’assise.

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“Siamo molto soddisfatti dell’esito dell’udienza preliminare e della decisione di rinviare a giudizio Impellizzeri in Corte d’Assise – afferma l’avvocato Mazzara -. Confidiamo in una pena giusta ed esemplare affinché venga fatta giustizia in memoria della povera Mariella Marino e di tutte le vittime di femminicidio”.

I fratelli: “Si stava riprendendo in mano la vita”

Nostra sorella ha totalmente dedicato la sua vita alla famiglia, ha subito per anni in silenzio maltrattamenti, umiliazioni e sopraffazioni da parte del marito, tacendole a noi familiari per non farci allarmare”, dichiarano i fratelli di Mariella, Gaetano e Michele Marino.

“Alla fine ha trovato il coraggio di denunciare – proseguono – e si stava riprendendo in mano la sua vita, quando Impellizzeri ha deciso di porvi fine, commettendo un gesto ignobile verso la donna che avrebbe dovuto proteggere ed amare”.

Non ci fermeremo – concludono – fino a quando non sarà fatta giustizia affinché la tragedia che ha colpito la nostra famiglia non si ripeta e gli autori di tali spregevoli reati ricevano la giusta condanna”.

Le notizie della provincia di Enna.

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18 Luglio 2024, 18:48

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