L’omicidio Frisco a Cruillas | L’indagato: “Non volevo uccidere”

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22 Luglio 2016, 20:42

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PALERMO – Ha continuato a ripetere “non volevo uccidere nessuno, mi sono solo difeso” Nunzio Lo Piccolo, interrogato questo pomeriggio dal gip Lorenzo Matassa e dal pm Francesco Del Bene. E’ coinvolto nell’inchiesta sulla morte di Roberto Frisco, ucciso a Cruillas il 26 giugno durante una rissa tra la sua famiglia e quella dei Lo Piccolo. Per l’omicidio, oltre a Nunzio, sono indagati il padre Giuseppe Lo Piccolo e il fratello Salvatore, così come i familiari della vittima: Francesco e Giuseppe Frisco. Nunzio Lo Piccolo, assistito dall’avvocato Gaetano Turrisi, in un primo momento si era avvalso delle facoltà di non rispondere per le precarie condizioni di salute. Oggi ha voluto raccontare la sua versione dei fatti. L’indagato sarebbe stato contattato da un certo Giovanni, dipendente di una pizzeria, perché aveva avuto diversi diverbi con Francesco Frisco. Tutto infatti sarebbe partito da una “taliata”, uno sguardo, tra i due che erano prima amici a cui sarebbe seguita l’ennesima discussione. Dopo la prima lite, in due si sarebbero presentati sotto casa dei Frisco e le avrebbero prese. A quel punto, Nunzio sarebbe tornato a casa. “Mio padre e mio fratello sono scesi per andare in via Trabucco – ha detto Nunzio – e discutere con la famiglia Frisco che si è presentata con un martello e un coltello”. Erano armati con un coltello anche i Lo Piccolo. “Io sono arrivato a lite in corso – ha detto Nunzio Lo Piccolo – e, quando sono intervenuto, mio padre mi ha detto di allontanarmi. Così ho fatto, ma Roberto Frisco mi ha raggiunto e abbiamo cominciato a litigare. Da lì è nato un nuovo parapiglia. Io non ho capito nulla, ho solo cercato di difendermi. Non so se è stata la mia la coltellata decisiva. In ogni caso sono molto dispiaciuto. Non volevo davvero uccidere nessuno”.

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22 Luglio 2016, 20:42

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