L’omicidio per colpa di una multa: | il racconto di una sera di follia

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29 Maggio 2014, 09:57

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BRONTE. Iniziano a delinearsi i contorni della triste vicenda che ha portato all’uccisione di Vincenzo Spuches. Da quanto appreso, tempo fa, un membro della famiglia Portaro, aveva venduto un’auto a Spuches, senza che fosse stato fatto l’atto di proprietà. In questi ultimi giorni la vittima avrebbe accumulato una serie di multe (una ad un posto di blocco): tutte recapitate  a Portaro per incustodia del mezzo. Da qui le prime liti, in quanto Portaro, voleva che la multa fosse pagata da Spuches. Poi, il tragico epilogo. Intorno alle mezzanotte, Spuches che sembra fosse in compagnia di due amici, è andato a casa della famiglia Portaro per chiudere la questione, e qui sono arrivati alla lite con il figlio 37 enne. Il padre, Salvatore Portaro, sentendo le urla e vedendo il figlio accerchiato dai tre, si sarebbe alzato e precipitato sotto. E’ spuntato un coltello, e due fendenti sono andati a segno: uno al braccio destro dello stesso Portaro, e l’altro ha colpito a morte Vincenzo Spuches, che ha avuto la forza di percorrere circa 50 metri prima di accasciarsi al suolo in via Annunziata. Un colpo mortale che è arrivato dritto al cuore.

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Salvatore Portaro è stato medicato al braccio e posto in arresto, con il trasferimento in carcere. Ciò a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri di Bronte, e della Compagnia di Randazzo, con l’ausilio della Sezione Investigativa Scientifica, ritrovato il coltello usato per colpire. Indagini sono in corso per capire la parte avuta nella vicenda dai due accompagnatori di Spuches. Una serata trasformata in tragedia per entrambe le famiglie. Vincenzo Spuches lascia la moglie e tre bimbi.

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29 Maggio 2014, 09:57

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