L’omicidio Zito a Bonagia | L’accusa chiede due ergastoli

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12 Luglio 2016, 18:03

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PALERMO – La procura di Palermo ha chiesto due ergastoli per l’omicidio di Antonino Zito, avvenuto nel dicembre del 2013 e maturato nell’ambiente degli spacciatori di droga. La massima pena è stata chiesta per Pietro Mazzara e Maurizio Pirrotta. La condanna a quattro anni e mezzo è stata chiesta per Carmelo Ferrara, accusato di favoreggiamento. Sono tutti residente nel quartiere palermitano di Bonagia. Le indagini furono avviate il 18 dicembre 2012, quando i familiari di Zito ne denunciarono la scomparsa. Il corpo carbonizzato del giovane, con precedenti penali per traffico e spaccio di stupefacenti, fu scoperto il giorno dopo in contrada Spedalotto Valdina, una zona agricola nei pressi di Bagheria.

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Il cadavere, reso irriconoscibile dal fuoco, fu identificato grazie ad alcuni tatuaggi e, soprattutto, alla fede nuziale. Zito sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola alla testa, dopo essere stato costretto a inginocchiarsi: una vera e propria esecuzione. Subito dopo il suo corpo sarebbe stato dato alle fiamme per renderne difficile l’identificazione. Le indagini dei carabinieri hanno consentito di accertare che la vittima avrebbe incontrato prima della scomparsa Carmelo Ferrara e gli altri due in un chiosco per le vendita di cibo da strada del quartiere Bonagia. Le indagini, che si sono avvalse anche di intercettazioni telefoniche, hanno consentito di inquadrare il delitto nell’ambiente dello spaccio degli stupefacenti.

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12 Luglio 2016, 18:03

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