Politica

L’oppositore e il rischio al lupo al lupo, la replica di Davide Faraone

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28 Novembre 2024, 12:36

3 min di lettura

Abbiamo raccontato e commentato la copiosa attività di oppositore del governo Schifani da parte del deputato palermitano di Italia Viva, Davide Faraone. Ecco la replica dell’onorevole renziano.

Caro Direttore, leggo sempre molto volentieri il suo giornale sapientemente diretto e con giornalisti veramente in gamba. Anche stamattina ho scorso la vostra homepage e ho letto un pezzo dal titolo: “Faraone, il duro oppositore a tutto campo: ma c’è il rischio ‘al lupo’”.

Trovo molto interessanti le vostre osservazioni, accolgo con piacere gli apprezzamenti e farò tesoro di alcune critiche come il rischio di apparire oppositore sempre e comunque. Tuttavia le assicuro, con grande sincerità, che interiormente avverto un sentimento opposto rispetto a quello che voi segnalate come un rischio.

Sento cioè di non riuscire ad essere abbastanza efficace e incalzante nel mio ruolo di oppositore, troppe e tante le sollecitazioni che rimangono inevase e che meriterebbero la giusta attenzione. Siamo di fronte ad una Regione che, per la scelleratezza della classe di governo, e non solo per la mancanza di piogge, ha costretto le imprese e centinaia di migliaia di cittadini a turnazioni settimanali nell’erogazione dell’acqua e che tra due mesi rischia di lasciare a secco anche la città di Palermo.

Una regione in cui si sono persi due anni per ottenere un commissariamento per la realizzazione degli impianti dei rifiuti e si è azzerato il lavoro del governo precedente, già terribilmente in ritardo, di fatto allungando i tempi a dismisura.

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Una regione in cui si spendono milioni di euro per abbattere i costi dei voli per i siciliani, costretti agli aerei dall’insularità, soldi che invece finiscono nelle tasche delle compagnie aeree. Una regione in cui la classe di governo prima taglia a Roma il reddito di cittadinanza, senza preoccuparsi di un paracadute per chi ne aveva realmente bisogno, e poi prende per i fondelli i siciliani introducendo un reddito di povertà, così povero da destinare a chi ne ha bisogno l’elemosina di 20 centesimi al giorno.

Una regione con fatiscenti infrastrutture viarie, ferroviarie, idriche, che decide di travasare quasi per intero le risorse destinate alla realizzazione del “ponte sullo stretto”, senza riuscire a trovare risorse alternative, di fatto dando ragione a chi ha sempre detto che il ponte atterrerà nel deserto.

E poi un governo che non si è opposto come avrebbe dovuto al progetto scellerato di autonomia differenziata, al taglio delle risorse sulla decontribuzione che secondo Svimez farà perdere almeno 25.000 posti di lavoro. Un governo che invece di occuparsi di ridurre le liste di attesa, di far funzionare i pronto soccorso, lottizza la sanità e sclerotizza il malfunzionamento.

Un governo infine che sperpera milioni di euro per comprarsi il silenzio di deputati regionali di maggioranza ed opposizione con marchette da destinare a sagre, concertini e associazioni, che in barba a qualunque evidenza pubblica, si arricchiscono e in cambio rimpolpano i granai elettorali.

Di fronte a tutto questo veramente Direttore crede che ci sia il rischio “al lupo”? Probabilmente la mia opposizione fa più rumore, appare troppo incalzante per un fortissimo silenzio intorno ad un governo regionale che meriterebbe di essere mandato a casa per i danni che sta arrecando alla Sicilia. Continuerò a svolgere con passione il ruolo di opposizione che i siciliani mi hanno assegnato, anche di fronte ai tanti che avrebbero dovuto affiancarmi e invece si sono consegnati mani e piedi alla potestà del “marchese del Grillo de noantri”, con la speranza di trovare sempre ospitalità nel suo ottimo giornale. Con stima. Davide Faraone

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28 Novembre 2024, 12:36

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