12 Novembre 2024, 19:47
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PALERMO – Non fa più l’avvocato e ha lasciato la Sicilia. Adesso vive a Roma e lavora al ministero dell’Istruzione, all’Ufficio scolastico regionale per il Lazio.
Lorenza Guttadauro è stata la persona rimasta fino all’ultimo respiro accanto allo zio, Matteo Messina Denaro. Ne aveva assunto la difesa dopo l’arresto del capomafia e gli faceva spesso visita nel carcere “Le costarelle” a L’Aquila.
Più volte denunciò che il padrino non sarebbe dovuto rimanere al 41 bis. “Le sue condizioni sono molto gravi. Non credo che la cella possa essere paragonata ad un ambulatorio medico. Non so se lo stanno curando bene”, diceva.
Una donna abituata ad avere familiari detenuti. Lorenza è la figlia di Filippo Guttadauro e Rosalia Messina Denaro. Il papà, condannato per mafia, è all’ergastolo bianco (ha finito di scontare la pena ma resta in una casa lavoro), è il fratello del boss di Brancaccio, Giuseppe, ex chirurgo dell’ospedale Civico di Palermo, tornato in carcere due anni fa. La madre Rosalia, arrestata poco dopo Matteo Messina Denaro, è stata condannata a 14 anni.
In famiglia ci sono altri due detenuti: il fratello Francesco, il nipote preferito del padrino deceduto, e la zia Anna Patrizia. Sono da poco tornati liberi per fine pena il marito di Lorenza Guttadauro, Luca Bellomo, e lo zio Salvatore, uno altro dei fratelli di Matteo.
In occasione del processo al marito, nel 2014, il pubblico ministero sollevò il tema dell’incompatibilità legato alla lettura di alcune intercettazioni. Vietarle di assistere legalmente il marito, scrisse allora il giudice, avrebbe però violato il diritto di difesa. Alla fine il legale fece un passo indietro, rinunciando alla difesa.
Ora il passo indietro sembra definitivo. La donna si è cancellata dall’albo degli avvocati e sta cercando di cambiare vita. “È stata assunta a seguito di rituale concorso ed è impiegata presso l’ufficio pensioni di un’articolazione provinciale”, chiarisce Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Usr.
Lorenza Guttadauro è stata l’avvocato, ma anche il tramite tra la famiglia e il padrino di Castelvetrano. Ed è stata la nipote a tenere i rapporti con un’altra donna della vita di Matteo Messina Denaro, la figlia – anche lei si chiama Lorenza – riconosciuta dal boss solo prima di morire.
La ragazza ha avuto un rapporto conflittuale con il padre e la famiglia paterna. A 18 anni aveva interrotto i contatti con la nonna e le zie. Dopo la cattura del boss le cose sono cambiate. Prima le lettere, poi i colloqui in carcere, infine la scelta di prendere il cognome del padre.
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12 Novembre 2024, 19:47