Gli Oscar e la gaffe | sul Miglior film

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27 Febbraio 2017, 08:27

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“And the Oscar for the gaffe goes to…”: gli organizzaori dell’edizione 2017. Sarà ricordata per l’errore commesso nel momento clou della cerimonia questa edizione che ha visto trionfare Moonlight come Miglior film, nonostante l’annuncio sbagliato per La La Land. Il problema è stato che hanno consegnato a Warren Beatty una busta con dentro l’indicazione di Emma Stone per La La Land. Beatty, dopo qualche momento di perplessità, guarda Faye Dunaway fa due più due e annuncia La La Land.  I produttori del musical fanno il loro discorso ma vengono zittiti. “Ha vinto Moonlight – dice uno di loro, agitato e sconvolto. – No, non è uno scherzo. Ha proprio vinto Moonlight”. Arriva Jimmy Kimmel, il presentatore e conferma la notizia, mostrando la busta. 

Poco male, nonostante la delusione per la statuetta più importante, La La Land di Damien Chazelle porta sa casa sei statuette, tra cui l’Oscar come Migliore regia, facendo entrare Chazelle nel guinness dei primati: con i suoi 32 anni è il più giovane regista a vedersi assegnato questo premio. Migliore attrice ad una commossa Emma Stone. Miglior fotografia, Miglior sceneggiatura, Miglior colonna sonora, Miglior canzone originale.

Ma ecco tutta la lista dei premi:  

Miglior attrice protagonista Emma Stone per La La Land

Miglior attore protagonista Casey Affleck per Manchester by the Sea

Miglior regia a Damien Chazelle per La La Land

Miglior sceneggiatura non originale a Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight.  

Miglior sceneggiatura originale a Kenneth Lonergan per Manchester by the sea.

Miglior canzone va a “City of Stars” di Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul in La La Land. 

Miglior colonna sonora a Justin Hurwitz per La La Land.  

Miglior fotografia a Linus Sandgren per La La Land.  

Miglior cortometraggio a Sing di Kristóf Deák.

Miglior cortometraggio documentario a The White Helmets di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara.

Miglior montaggio a John Gilbert per “La battaglia di Hacksaw Ridge”.

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Migliori effetti speciali a Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones e Dan Lemmon per “Il libro della Giungla”.

Miglior scenografia a Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per La La Land.

Miglior film d’animazione a Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard.

Miglior corto di animazione a Piper del regista di origine italiana Alan Barillaro.

Miglior film straniero a Il cliente (Forushandeh) di Asghar Farhadi (Iran).

Il regista era assente per sua scelta in seguito al bando anti-immigrati di Trump, però ha fatto leggere un discorso con il quale il regista iraniano ha sottolineato: “La mia assenza è un atto di rispetto verso i miei concittadini e quelli di altri sei paesi che hanno subito una mancanza di rispetto per una legge disumana. Dividere il mondo in due categorie, noi e i nostri nemici, porta alla paura”. “Io sono italiano, questo Oscar è per tutti gli immigrati”. Così Alessandro Bertolazzi ha concluso il suo discorso ricevendo il premio Oscar per il miglior trucco in Suicide Squad, insieme con Giorgio Gregorini e Christopher Nelson.

Miglior attrice non protagonista Viola Davis per Barriere.

Miglior montaggio sonoro a Sylvain Bellemare per Arrival.

Miglior sonoro a Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace per “La battaglia di Hacksaw Ridge”. 

Miglior documentario a “O.J.: Made in America”. Battuto l’italiano Fuocoammare di Gianfranco Rosi.

Migliori costumi a Colleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli.

Miglior trucco ad Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson per Suicide Squad. 

Miglior attore non protagonista Mahershala Ali per Moonlight.

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27 Febbraio 2017, 08:27

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