Lotta all’abusivismo| Di Marco: “Adesso tocca ai fiorai”

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12 Ottobre 2012, 14:31

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PALERMO – Continua la lotta all’abusivismo a Palermo. Questa volta, con il primo novembre alle porte e il Natale che si avvicina, a finire nel mirino dei vigili urbani saranno i fiorai abusivi che, ad ogni angolo di strada e soprattutto in prossimità dei cimiteri, si piazzano per vendere piante e fiori.

“Abbiamo già avviato, con la collaborazione della Polizia municipale e delle categorie produttive – ha detto l’assessore Marco Di Marco – delle azioni contro l’abusivismo nel settore della panificazione e della parrucchieria. Oggi tocca a chi vende, senza alcuna autorizzazione, piante e fiori: un fenomeno che interessa tutta la città, soprattutto in vista del Natale, del primo novembre, della festa della mamma o della donna. Chi invece vende regolarmente, e rappresenta anche un presidio come i tassisti, deve fare i conti con un far west inaccettabile. Come nel caso dei posteggiatori abusivi, dietro cui c’è un’organizzazione più ampia – aggiunge l’assessore – anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un vero e proprio commercio organizzato. Capita spesso infatti che i fiori usati per i matrimoni vengano poi rivenduti”.

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E proprio la presenza degli abusivi ha aggravato la crisi di un settore già in sofferenza: nell’ultimo anno hanno chiuso ben cinque vivai. “Tra questi c’è anche Tuzzolino, una delle attività storiche – dice Gioacchino Vitale della Confcommercio – chi compra dagli abusivi acquista merce scadente. Pensiamo ai cimiteri: la domenica gli abusivi cominciano all’altezza di villa Igea e, per il primo novembre, addirittura dal mercato ortofrutticolo”.

Ecco perché via Dogali sta predisponendo un piano per una massiccia presenza di vigili urbani proprio in vista del primo novembre. “Saremo nei pressi dei quattro cimiteri cittadini – dice il comandante Vincenzo Messina – e ci occuperemo di gestire la viabilità e di multare chi vende abusivamente i fiori. Ma il fenomeno non si può combattere solo così: serve anche capire chi rifornisce, in nero, questi abusivi e colpire la filiera. Siamo di fronte a merce scadente, quindi a un falso risparmio”. La multa sarà di 309 euro, che si somma al sequestro della merce, ma il compito della polizia municipale è reso difficile anche dall’atteggiamento di alcuni cittadini: “C’è chi solidarizza con gli abusivi – spiega Messina – e ci dice che dovremmo occuparci di altro non perseguendoli. Ma è una questione di legalità, oltre che di sicurezza”. La merce sequestrata sarà devoluta a chiese e santuari.

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12 Ottobre 2012, 14:31

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