28 Novembre 2014, 13:58
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CATANIA – I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Comando Provinciale di Catania, d’intesa e su impulso della locale Direzione Territoriale del Lavoro, anche nell’ultima decina di novembre hanno attivamente proseguito a scandagliare il territorio etneo, nella ferma intenzione di mantenere alti i livelli d’osservanza delle tutele del lavoratore. Purtroppo la situazione è ancora difficile a Catania e provincia e gli interventi, che vogliono avere anche un significato di avviso a mutare le condotte inosservanti, dovranno essere proseguiti con costanza.
Le Autorità del Lavoro in Sicilia ossia l’Assessorato e il Dipartimento del Lavoro, insieme all’Arma, particolarmente attente alla problematica della sicurezza, profondono nei vari settori il massimo delle energie e dell’intesa nella prevenzione, ma anche nella repressione. Le ispezioni di questa terza decina hanno interessato ancora differenti tipologie di attività commerciali:
– a Catania in tre ristoranti diversi venivano scoperti 3 lavoratori “in nero” su 10 presenti;
– a Giarre(Ct) in un negozio di abbigliamento veniva scoperto l’irregolare utilizzo di un impianto di video sorveglianza senza l’autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro, né senza accordo sindacale in violazione della legge 300/’70 ossia lo Statuto dei Lavoratori. Il titolare veniva pertanto deferito alla Procura della Repubblica;
– anche a Mascalucia(Ct) in una sala scommesse veniva individuato l’irregolare utilizzo di un impianto di video sorveglianza non autorizzato dalla DTL di Catania e in violazione alla legge 300/70. Anche in questo caso il titolare veniva deferito alla Procura della Repubblica di Catania;
– a Paternò(Ct) in una ditta esercente agricoltura e commercio di prodotti relativi, venivano riscontrati 2 lavoratori su due presenti “in nero”, in due diverse sedi e applicata la sospensione dell’attività imprenditoriale;
– infine a Mirabella Imbaccari(Ct), veniva deferito alla Procura della Repubblica un imprenditore in edilizia poiché nel suo cantiere aveva omesso di formare e informare i propri operai, né aveva provveduto alla loro sorveglianza sanitaria. Lo stesso aveva inoltre omesso di fornire alcune informazioni richieste all’organo ispettivo.
I Carabinieri del NIL e del Comando Provinciale di Catania, particolarmente attivi, hanno in sintesi:
– ispezionate n. 8 ditte nel complesso di cui 3 a Catania, 1 a Giarre, 1 a Mascalucia, 2 a Paternò e 1 a irabella Imbaccari;
– controllati 23 lavoratori di cui 8 in nero come indicato sopra;
– elevate n. 12 ammende per complessivi 58.419mila€;
– comminate sanzioni amministrative per 63.733mila€;
– accertare n. 496 giornate di lavoro “nero”;
– recuperare contributi e premi assicurativi sottratti all’INPS e ai lavoratori per 67.000mila€.
per i casi dei lavoratori reperiti in nero i titolari degli esercizi dovranno pagare la c.d. “maxi sanzione” di 4000€ per ogni singolo lavoratore oltre alla regolarizzazione di dei contributi INPS. Sono inoltre state segnalate le violazioni fiscali e tributarie all’Agenzia delle Entrate a alla Guardia di Finanza.
I controlli proseguiranno intensi anche nei prossimi giorni con modalità di accesso che terranno conto dei diversi settori produttivi, in relazione ai luoghi ed agli orari che saranno ritenuti più proficui per l’individuazione di lavoratori irregolari o in nero.
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28 Novembre 2014, 13:58