11 Novembre 2009, 12:54
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La “Cinese”, con le sue tipiche lanterne rosse, arriva nel salotto buono della città. Avvocati, medici, ingegneri e professionisti della cosiddetta ‘Palermo bene’, avrebbero visitato la casa di Yan Zhang, una cittadina cinese di 40 anni, arrestata dalla polizia con l’accusa di induzione alla prostituzione. Nel suo raffinato appartamento in stile orientale, al quarto piano di un palazzo di via Isidoro La Lumia, venivano fornite 8-10 prestazioni sessuali al giorno, per 50-80 euro ad appuntamento. Un movimento che ha destato sospetto e allarmato i residenti che hanno più volte segnalato alla polizia la situazione. Sembra, infatti, che le frequenti visite duravano già da un anno.
Gli agenti hanno fatto un servizio di appostamento, notando un andirivieni di persone “degno di uno sportello postale o di un supermarket” si legge in una nota della questura di Palermo. Così ieri pomeriggio hanno deciso di fare irruzione. Dentro l’appartamento hanno trovato la tenutaria, Yan Zhang, e una sua connazionale che intratteneva sessualmente un cittadino di 45 anni, residente nella provincia di Palermo . La Zhang ha provato a giustificare la presenza dell’altra cinese sostenendo che fosse sua cugina e che la stesse ospitando in casa. Ma, di fronte all’evidenza, ha ceduto e confessato che quella era, in realtà, una casa d’appuntamenti. Abbastanza per stringerle le manette ai polsi.
Ambedue le donne sono in possesso del permesso di soggiorno e l’immobile è stato sequestrato. I clienti erano procacciati attraverso annunci in quotidiani locali ma, soprattutto, col passaparola. La questura di Palermo non esclude sviluppi nelle indagini per scoprire se vi siano altri appartamenti con intrattenimento sessuale orientale. Le lanterne rosse del sesso sono comunque una novità in città.
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11 Novembre 2009, 12:54