20 Luglio 2010, 12:51
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Fumata nera in casa Udc: durante la direzione regionale, convocata questa mattina per valutare la proposta di Lombardo di ingresso in giunta insieme al Pdl di Micciché, i vertici del partito non hanno avuto dubbi. Così la decisione della direzione resta la stessa: nessun ingresso in giunta, mentre gli undici deputati dello scudocrociato in assemblea regionale continueranno a fare opposizione, almeno per il momento. Il partito più corteggiato nella calda estate politica dell’Isola continua a fare il pugno duro e alza la posta in gioco: si riveda l’ultima legge finanziaria e si anticipi il Dpef, per far fronte all’emergenza occupazionale. Poi, chissà. Fermo restando che ad oggi l’Udc continua a chiedere il ritorno alle urne. “La nostra posizione rimane sempre la stessa – ha detto Saverio Romano, segretario regionale del partito –. Noi chiediamo soltanto un governo di responsabilità, che sia in grado di affrontare le emergenze e la crisi socio economica in cui versa la Sicilia, poi si torni alle urne. Che l’Udc sia oggi così corteggiato, da una parte e dall’altra, ci fa piacere, è indice di coerenza del nostro percorso, che alla lunga sta premiando. L’anno scorso eravamo trattati come dei reietti, oggi non è più così. A Lombardo chiediamo una nuova legge di bilancio, che ridistribuisca le risorse destinate all’occupazione. C’è di più: è necessaria un’anticipazione del documento di programmazione economica e finanziaria per far ripartire la Sicilia”.
Ma dietro il ‘no’ dell’Udc a Lombardo, inoltre, potrebbero in parte celarsi i tentativi di apparentamento e sintesi politiche che sia a Roma che a livello regionale lo scudocrociato sta cercando con il Partito Democratico. E proprio Romano, che ieri ha incontrato il segretario del Pd Giuseppe Lupo, non nega che esistano legami tra le due prospettive politiche con le quali l’Udc fa in queste ore i conti: “È fin troppo ovvio – ha detto – che i partiti a dimensione nazionale si confrontino e accettino contributi”.
Anche il capogruppo in sala d’Ercole, Rudy Maira, ha ribadito il rifiuto ai corteggiamenti di Lombardo, assicurando che da parte loro i deputati continueranno a fare opposizione. “La nostra linea non è cambiata – ha detto Maira – restiamo coerenti alle tesi sostenute finora. È chiaro che l’Udc cerca in questo momento di trovare le condizioni migliori per aiutare la Sicilia ad uscire dalla crisi, per questo chiediamo con forza un’anticipazione del Dpef. La politica coerente che ci ha contraddistinti oggi ci premia, ma noi restiamo per il ritorno alle urne, una volta che si saranno responsabilmente risolte le emergenze della Sicilia, per una questione di rispetto nei confronti dell’elettore: quando continuano a susseguirsi i ribaltoni, l’elettore ha il diritto di essere chiamato ad esprimere il suo giudizio. Alleanza con Lombardo e il Pd? Noi non siamo alla ricerca delle formule, ma intendiamo sicuramente trovare le forze con cui traghettare la Sicilia fuori dalla crisi”.
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20 Luglio 2010, 12:51