15 Settembre 2015, 17:07
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PALERMO – La Ludos calcio femminile, non parteciperà al campionato di serie B. Per motivi strettamente economici, la società del presidente Cinzia Valenti sarà costretta a retrocedere di categoria. “Questo è un film che abbiamo già visto, quasi una prassi – ha detto la Presidente dell’A.S.D. -. 6 anni fa siamo tornati a disputare campionati di C dopo essere state nella massima serie. Purtroppo non si può pensare che la società si possa accollare da sola i costi di un campionato senza il supporto di uno sponsor. Oramai, le istituzioni investono sempre meno sulle società e sulle strutture sportive che portano in giro per l’Italia il logo della città di Palermo”.
Ma una novità importante per le sorti della Ludos e per tutte quelle società di calcio femminile nazionali potrebbero arrivare dalla delibera della FIGC 365/L “Sviluppo del calcio femminile in Italia“, pubblicata a giugno di quest’anno, nata con l’obiettivo di incentivare la crescita qualitativa e l’incremento numerico delle tesserate, delle società e delle squadre partecipanti ai diversi campionati. Già alcune società del settore professionistico maschile hanno manifestato interesse al progetto, offrendo la propria disponibilità ad acquisire il titolo sportivo di società del calcio femminile. “Sono rammaricata – ha detto Cinzia Valenti – che la Palermo Calcio ancora oggi non abbia scelto di seguire l’esempio di squadre come Fiorentina, Sampdoria, Lazio, Parma, Mantova, Verona e Udinese”.
All’appello della Valenti, che con la sua squadra fa parte del consorzio ‘Palermo al Vertice’, si unisce anche Giorgio Locanto: “Nell’apprendere che un’altra società di massima serie di Palermo non si è potuta iscrivere al campionato per la prossima stagione,oltre alla grande amarezza che questa notizia suscita, lascia del tutto esterefatti la totale indiferenza delle autorità preposte a gestire il presente e il futuro di questa città. Perdere una realtà consolidata come una società di vertice vuol dire togliere a tanti giovani alle loro famiglie, la possibilità di una crescita sana all’insegna delle regole dello sport. Una città come Palermo, con poche realtà di vertice, può permettersi di perderne una? La speranza e l’augurio del Consorzio “Palermo al Vertice” è che per il futuro una stretta fattiva collaborazione con l’amministrazione comunale possa prevenire avvenimenti di questo genere e rilanciare tutte le attività sportive per il primario bene della collettività.”
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15 Settembre 2015, 17:07