L’ufficio stampa della Regione | Dall’Assostampa 110 curricula

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03 Maggio 2013, 15:11

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PALERMO – “Adesso, fatti salvi i diritti legali dei 21 colleghi licenziati su cui deciderà la magistratura, il governatore Crocetta faccia sapere pubblicamente quali sono i criteri per la scelta dei giornalisti che entreranno a far parte del nuovo Ufficio stampa della Presidenza della Regione. E’ un passaggio assolutamente doveroso e irrinunciabile nell’ambito della ricerca della trasparenza e della legalità che Crocetta dice di voler perseguire”. Lo dice il segretario regionale dell’Assostampa, Alberto Cicero, che stamattina – assieme al vicesegretario Massimo Bellomo e al presidente del Gruppo uffici stampa, Francesco Di Parenti, assistiti dall’avvocato Salvatore Greco – ha consegnato 110 curricula di colleghi i quali – attraverso l’Assostampa che aveva lanciato l’iniziativa – chiedono di partecipare a una selezione trasparente, fondata su criteri esclusivamente professionali per la ricostituzione dell’ufficio stampa della presidenza, “di fatto soppresso da Crocetta – osserva l’Assostampa – al momento del suo insediamento”.

“La Regione siciliana non può rimanere ancora senza un ufficio stampa – continua l’Assostampa – violando, in tal modo, palesemente la legge 150 e tutte le normative sulla trasparenza degli enti locali. Abbiamo dato al governatore gli strumenti per procedere a una selezione più ampia possibile, fermo restando che adesso ci attendiamo di conoscere criteri e metodi di valutazione dei titoli professionali. Come il governatore ha dichiarato in precedenza, si proceda in tempi ragionevoli a bandire un concorso pubblico nel segno di una reale discontinuità rispetto al passato”.

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“Ci attendiamo che il governatore Crocetta – conclude il sindacato – imponga la doverosa applicazione della legge 150 e i concorsi pubblici a tutti gli altri enti locali siciliani proprio nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza, che vanno affermati nell’interesse dei cittadini amministrati facendo cessare al più presto l’indiscriminata diffusione di notizie e comunicati direttamente da politici e amministratori senza passare da competenze e professionalità specifiche”.

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03 Maggio 2013, 15:11

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