22 Aprile 2014, 20:07
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PALERMO – La maggioranza orlandiana di Sala delle Lapidi continua a perdere pezzi. Venerdì scorso ha infatti annunciato il suo passaggio al Pd la presidente della Terza commissione Luisa La Colla, eletta con Idv e poi transitata come quasi tutti gli ex dipietristi nel Mov139, il nuovo soggetto politico fondato dal sindaco di Palermo.
Una convivenza, per la La Colla, però non sempre facile e così in questi ultimi mesi si è più volte vociferato di un suo possibile abbandono. Voci che si sono trasformate in realtà la scorsa settimana quando la consigliera comunale, già consigliera alla Provincia, ha annunciato l’adesione al gruppo dei democratici tenendo una conferenza stampa con i leader dei renziani siciliani Davide Faraone. “Credo che oggi la politica e i cittadini stessi ci spingano verso un bipolarismo quasi perfetto e che i piccoli partiti e movimenti debbano confluire in un’aggregazione più grande come quella del Pd, se non vogliono restare testimoni di un passato che non esiste più – si legge in una nota della La Colla – è tempo di tornare a fare politica, in modo alto, scendendo nei quartieri, per le strade e riavvicinando i cittadini alle istituzioni, dando per primi l’esempio. E’ una sfida che va affrontata non solo al livello nazionale ma anche a Palermo, che merita la partecipazione di un Pd forte di idee e di programmi che metta se stesso a disposizione di un reale cambiamento che porti non solo la speranza, ma anche una vera trasformazione sociale e un forte sviluppo economico per il benessere dei propri cittadini”.
A conti fatti, la maggioranza orlandiana dal 2012 a oggi ha perso per strada la bellezza di otto pedine. Prima Giorgio Calì, passato al Centro Democratico, poi Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti, rimasti in Idv; e ancora Loris Sanlorenzo e Serena Bonvissuto, destinazione Pd, e Orazio La Corte e Sandro Leonardi, che hanno fondato Leva Democratica. Rientrata invece Rita Vinci, che si era autosospesa per la questione rimborsi. Un’emorragia che potrebbe anche non fermarsi qui, visto che all’incontro con Faraone organizzato da Pippo Russo (altro orlandiano riscopertosi renziano) c’erano altri tre consiglieri del Mov139 e con ruoli non di secondo piano.
A trarre beneficio dal cambio di casacca il Pd che in meno di due anni è praticamente triplicato, passando da tre componenti eletti (Teresa Piccione, Carlo Di Pisa e Rosario Filoramo) a nove con l’aggiunta in corsa di Fabrizio Ferrara e Antonella Monastra, eletti con Ora Palermo, Sanlorenzo, Bonvissuto e Giovanni Lo Cascio, quest’ultimo approdato in consiglio con l’Udc e poi passato a Nuovi Orizzonti. Un gruppo numeroso che potrebbe vivere anche qualche tensione al suo interno: su nove consiglieri, infatti, quattro sono vicini a Giuseppe Lupo, uno ad Antonello Cracolici, uno a Fabrizio Ferrandelli, uno a Pippo Civati e due a Faraone. Equilibri mutati che potrebbero incidere anche sugli incarichi di partito, specie con le Europee alle porte.
“Dopo il suo passaggio al Partito Democratico formalizzato nei giorni scorsi, Luisa La Colla deve dimettersi da presidente della Terza Commissione Consiliare”, tuona nel frattempo Angelo Figuccia, consigliere comunale di Forza Italia e componente della stessa commissione, che prosegue: “Per correttezza istituzionale, Luisa La Colla dovrebbe presentare le sue dimissioni considerato che adesso non fa più parte del partito del sindaco, il Movimento 139, ma è passata di fatto all’opposizione dopo la sua adesione al Partito Democratico. Già da tempo, d’altronde, lo stesso Movimento 139 non ha più la maggioranza in Commissione, visto che soltanto il consigliere Maurizio Lombardo è rimasto fedele ad Orlando. In virtù del nuovo quadro politico che si è venuto a formare, mi sarei aspettato che stamattina, alla ripresa dei lavori della Commissione, Luisa La Colla ci avrebbe fatto trovare la sua lettera di dimissioni. Ma così non è stato, lasciando tutti i componenti della Commissione delusi. Mi auguro, quindi, che Luisa La Colla non pecchi di scarsa sensibilità istituzionale restando attaccata alla poltrona, ma rimetta il suo mandato a disposizione della Commissione che così potrà liberamente esprimersi con l’elezione del nuovo presidente”.
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22 Aprile 2014, 20:07