25 Febbraio 2013, 13:32
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CITTÁ DEL VATICANO – Erano più di centomila i fedeli che ieri hanno dato l’addio al Papa, in occasione del suo ultimo Angelus prima delle dimissioni del 28 febbraio. Travolto dall’affetto dei fedeli, Ratzinger, nel pronunciare la preghiera in ricordo dell’incarnazione, ha fatto più volte riferimento alla scelta di lasciare il pontificato: “Il Signore mi chiama a ‘salire sul monte’, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Questo però non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo è proprio perché io possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui l’ho fatto fino ad ora, ma in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze”.
Benedetto XVI spiega così la sua decisione irrevocabile e non smette mai di ringraziare i fedeli accorsi da tutto il mondo “per l’affetto e la condivisione, specialmente nella preghiera, di questo momento particolare della mia vita e per la Chiesa”. Fedeli vicini e comprensivi quelli che hanno dato l’ultimo saluto al Papa. Una piazza gremita inneggiante, armata di entusiasmo e amore per questo pontefice che lascia. Fra striscioni con su scritto: “Benedetto XVI di nuovo Papa” o “Ti abbiamo amato tantissimo, grazie” e “L’Immacolata vincerà”, si sono alzati applausi e cori “viva il Papa, viva il Papa” soprattutto quando il Santo Padre si è rivolto ai fedeli in lingua spagnola e in italiano.
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25 Febbraio 2013, 13:32