13 Aprile 2014, 07:45

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Quando sono andato in pensione il 31.12.2009 e ho chiuso la porta dell’ufficio ho creduto che i tanti ricordi che ho custodito per anni avrebbero avuto sorte migliore. Per esempio ho lasciato tutti gli appunti manoscritti di Falcone e Borsellino concernenti il Maxi processo, ho lasciato le loro borse blindate che il ministero aveva dato a loro, ma che non potevano essere utilizzate perché riuscivano a contenere al massimo un documento di 10 pagine e tutti sappiamo che Falcone girava con borsoni abbastanza capienti. Ho lasciato tutti i macchinari che ho utilizzato per la microfilmatura, ho lasciato tutti i microfilm, ho lasciato le mie idee e le mie invenzioni. Insomma ho lasciato un pezzo di storia che poteva essere utilizzato diversamente. Con me ho portato le emozioni, i ricordi di un’esperienza indimenticabile e tanta tristezza. Mi sono rimasti delle foto, dei libri, delle penne e qualche altro oggetto.

Pur essendo un amante dei PC non ho mai fatto parte di un social network, ma dopo la visione del film ‘La Mafia uccide solo d’estate’, ho avuto la necessità di chiedere qualcosa al regista, Pif. E l’unico modo per contattarlo è stato quello di iscrivermi su Facebook. Dopo l’iscrizione, con soddisfazione, ho notato che tante persone che non hanno mai conosciuto questi grandi uomini condividono foto e quant’altro. Ma alcune volte ho la sensazione che qualcuno pubblichi e/o condivida una foto come un “trofeo di caccia” o come una gara a chi riceve quanti più “mi piace”. Foto che vengono copiate, tagliate, ritoccate, eccetera, senza rendersi conto che, a volte, alcune foto racchiudono un’emozione che appartiene esclusivamente a chi ha vissuto quei momenti, non comprendendo né il reale valore della provenienza, né il valore che racchiude la foto stessa.

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E hanno un valore immenso perché non sono foto istituzionali, né sono state scattate in qualche convegno pubblico. Eravamo tanti amici, in questa foto, che festeggiavano un loro amico che stava per assumere un altro incarico. Non c’era il dottore o l’impiegato, ma tanti amici.

 

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13 Aprile 2014, 07:45

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