21 Agosto 2014, 12:20
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MESSINA – La camera ardente e poi un saluto semplice e commosso. La famiglia ha esaudito l’ultimo desiderio di Mario Centorrino: nessuna funzione religiosa, ma solo un commiato all’interno dell’Università di Messina, dove ha insegnato per 40 anni. Oggi la comunità accademica si è stretta intorno alla famiglia dell’economista morto improvvisamente lunedì sera in Trentino Alto Adige, mentre si trovava in vacanza.
La camera ardente allestita all’interno dell’aula magna dell’Ateneo messinese si è rivelata quasi insufficiente per accogliere le numerose persone che hanno voluto porgere l’ultimo saluto all’ex assessore regionale alla Formazione, nominato professore emerito dopo oltre 40 anni di onorato servizio.
Non solo coleghi ed amici, ma anche personaggi politici giunti a Messina per l’estremo saluto: c’era anche Raffaele Lombardo, ex governatore della Regione Siciliana, che nominò proprio Centorrino suo assessore alla Formazione. Alla camera ardente anche l’ex assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, e il presidente della Fondazione Curella, Pietro Busetta.Fra gli altri presente il deputato nazionale Ncd, Enzo Garofalo, e quello regionale del Pd Franco Rinaldi. Dopo la chiusura della camera ardente, amici e parenti hanno salutato il feretro. Particolarmente toccante il messaggio di cordoglio, letto dal professor Emanuele Scribano, da parte del rettore Pietro Navarra, all’estero per impegni istituzionali. Navarra è stato uno dei tanti allievi di Centorrino e nel suo messaggio ha sottolineato l’incredulità per la morte di un autentico faro per l’Ateneo messinese. “La prematura scomparsa del professore Mario Centorrino è stata per me come un fulmine a ciel sereno. Una triste notizia, inaspettata nei tempi e nei modi, a cui stento ancora oggi a credere – sono state le parole -. La figura del professore Centorrino ha accompagnato la mia vita accademica sin dai suoi inizi, prima come insigne economista e poi come caro e stimato amico. Mario è stato uno studioso che ha saputo combinare, in modo sapiente ed efficace, la ricerca pura alla consulenza pubblica e privata e all’attività pubblicistica di divulgazione. E’ stato un accademico spinto da una forte passione civile. Le sue doti culturali e professionali sono state costantemente proiettate a tradurre i risultati dei suoi studi e le tesi sostenute nei circuiti scientifici nazionali ed internazionali in scelte di politica economica”. Altrettanto toccanti sono stati i messaggi letti dai docenti Guido Signorino e Miche Limosani, due allievi che avranno il compito di dare continuità al lavoro svolto da Centorrino.
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21 Agosto 2014, 12:20