19 Ottobre 2017, 23:44
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PALERMO – Affluenza sotto il 50 per cento e un testa a testa tra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri. Queste le previsioni dell’istituto Demopolis nell’ultimo sondaggio prima del silenzio sulle rilevazioni imposto dalla legge. La fotografia scattata dall’istituto è quella di un elettorato distaccato: la fiducia dei siciliani nell’istituzione “Regione” crolla dal 33% del 2006 al 12% di oggi, un dato, quello più basso di quasi 20 punti rispetto alla media nazionale e che pesa in modo significativo sull’affluenza alle urne nell’Isola.
Se ci si recasse oggi alle urne, il 52% degli aventi diritto, circa 2 milioni e 400 mila siciliani, non voterebbe per la scelta del nuovo Presidente della Regione: un’astensione molto alta, in parte recuperabile, che aumenta l’incertezza sull’esito della competizione del 5 novembre.
È un consenso ancora molto fluido, quello che emerge dall’indagine dell’Istituto Demopolis sul voto per le Regionali in Sicilia. Tra quanti immaginano di recarsi alle urne il 5 novembre, soltanto il 61% ha già un orientamento preciso; il 16% esprime un’intenzione di voto, ammettendo però che potrebbe cambiare idea. Il 23%, quasi un quarto degli elettori siciliani, è ancora del tutto indeciso sulla scelta da compiere. Saranno dunque decisivi questi ultimi quindici giorni di campagna elettorale per decidere l’esito della sfida.
“A 16 giorni dalle elezioni – spiega il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – la sfida per la conquista di Palazzo d’Orleans resta decisamente aperta. Considerata l’attuale instabilità del consenso, nell’ultimo sondaggio prima del black out previsto dalla legge, Demopolis ha scelto di fotografare non soltanto il voto odierno, ma anche l’elettorato certo, costituito dai cittadini che dichiarano di aver compiuto una scelta definitiva, ed il bacino potenziale dei principali candidati”.
Se si votasse oggi per la Presidenza della Regione, il candidato del Centrodestra Nello Musumeci, con il 36%, avrebbe un lieve vantaggio sul leader del Movimento 5 stelle in Sicilia Giancarlo Cancelleri, attestato al 35%. Musumeci e Cancelleri possono però contare, entrambi, su un bacino potenziale del 42%: si tratta di elettori siciliani che prendono in considerazioni più opzioni e che non escludono oggi di poterli votare il 5 novembre.
La sfida elettorale appare più complessa per il rettore Fabrizio Micari e per il centrosinistra. Micari otterrebbe oggi secondo il sondaggio di Demopolis il 21%, con un potenziale stimato al 27; più distante Fava al 7%, con un potenziale del 15.
A pesare sul consenso saranno anche i numerosi candidati all’Ars, presenti nei diversi contesti provinciali nelle liste a supporto dei candidati alla Presidenza della Regione. IN questo senso le cinque liste a suo sostegno potrebbero assicurare una spinta a Nello Musumeci, il cui vantaggio però si è assottigliato nelle ultime rilevazioni.
“Quella scattata oggi – afferma il direttore di Demopolis Pietro Vento – rappresenta una fotografia destinata a mutare nelle ultime due decisive settimane di campagna elettorale. Gli umori e la motivazione al voto dei siciliani, così come la conquista degli indecisi e dei potenziali astensionisti, potranno incidere in modo determinante sull’esito del voto del 5 novembre”.
L’indagine è stata condotta dall’Istituto Demopolis, al 17 al 19 ottobre 2017 su un campione regionale stratificato di 1.000 intervistati, rappresentativo dell’universo della popolazione maggiorenne residente in Sicilia.
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19 Ottobre 2017, 23:44