Lumen, respinto il ricorso | Tar e Cga: “Sì alle revoche”

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13 Marzo 2014, 09:18

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PALERMO – “Sì” alla revoca dell’accreditamento all’ente coinvolto nello scandalo del sistema della Formazione messinese: la seconda sezione del Tar di Catania ha respinto, con un’ordinanza, il ricorso della Lumen. Il centro di formazione si era rivolto al Tribunale amministrativo dopo l’atto di revoca dell’accreditamento firmato qualche mese fa dalla dirigente del dipartimento della Formazione, Anna Rosa Corsello. Una decisione presa proprio pochi giorni dopo l’esplosione del caso giudiziario sui tre enti messinesi Lumen, Aram e Ancol.

Riuniti in camera di consiglio lo scorso 26 febbraio, i giudici amministrativi hanno respinto l’istanza cautelare del primo dei tre enti. Una ‘vittoria’ dell’assessorato guidato da Nelli Scilabra, che nei mesi scorsi ha difeso con forza le ragioni della revoca. Ma non è tutto. Perché anche il Cga ha emesso due ordinanze. In questo caso, due conferme di sentenze già espresse dal Tribunale amministrativo. La prima riguarda il centro di formazione Issvir (associazione istruzione, servizi, sport e volontariato italiano): già il Tar di Catania si era pronunciato a favore della revoca dell’accreditamento di tutte le sedi operative e, quindi, della “interdizione dallo svolgimento dell’attività formativa”.

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Adesso il Cga conferma quella decisione. E lo fa con un’ordinanza in cui respinge l’appello cautelare. “Non emergono sufficienti elementi per discostarsi dall’assetto cautelare definito in primo grado – scrivono i giudici – , e nella comparazione degli interessi coinvolti appare comunque prevalente quello pubblico, alla cui tutela è finalizzato il provvedimento impugnato”. Ma con la seconda ordinanza, il Cga si è pronunciato anche sul ricorso fatto da alcuni enti (Asef – associazione enti di formazione – , La città del sole cooperativa sociale e Infor group), sull’ordinanza cautelare della seconda sezione del Tar di Palermo che aveva “promosso” il nuovo sistema di accreditamento introdotto dall’assessorato alla Formazione.

Secondo i giudici amministrativi “il danno non presenta carattere di immediatezza e inoltre il tribunale amministrativo ha già fissato l’udienza per il ricorso al 24 ottobre prossimo”: con queste motivazioni è stato respinto l’appello. Il Consiglio di giustizia amministrativa, insomma, conferma quanto deciso dal tribunale, che aveva “cassato” solo una parte delle nuove norme: quelle, cioè, che prevedevano la perdita dell’accreditamento anche in caso di contenziosi in atto tra l’ente e la Regione.

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13 Marzo 2014, 09:18

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