27 Luglio 2015, 12:00
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PALERMO – La polizia ha sequestrato sul Lungomare “Giuseppe Giardina” di Cefalù un’area demaniale marittima di 300 metri quadri occupata da tavoli, ombrelloni, fioriere e altri elementi di arredo tutti usati dall’attività di ristorazione di sei tra i più noti pub e ristoranti della cittadina normanna. L’operazione, coordinata dal dirigente del commissariato di Cefalù Manfredi Borsellino, è denominata “Free-Waterfront” e ha avuto input da alcuni esposti anonimi che lamentavano che in alcuni tratti nell’area ristoratori e titolari di pub e bar presenti occupavano la zona senza autorizzazione. L’attività investigativa del commissariato altri accertamenti delegati dalla Procura di Termini Imerese ha dimostrato che nessuno dei locali aveva la concessione demaniale per l’occupazione degli spazi.
Si va verso una concessione provvisoria che consentirebbe la ripresa dell’attività all’aperto di pub e ristoranti sul lungomare di Cefalù. L’area è demaniale ed è stata sequestrata per ordine della mgistratura perché i titolari dei locali interessati non avevano ancora ottenuto la concessione. I tempi lunghi della burocrazia potrebbero essere abbreviati. In un incontro tra il sindaco Rosario Lapunzina e i dirigenti dell’assessorato regionale al Territorio e ambiente è stata concordata una concessione provvisoria. Per altri 30 giorni i locali del tratto interessato potranno continuare a svolgere la loro attività. La sospensione comporterebbe un danno grave all’economica turistica di Cefalù. (ANSA)
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27 Luglio 2015, 12:00