24 Settembre 2013, 17:15
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PALERMO – Il Partito democratico non andrà all’opposizione, ma ormai non fa più parte della maggioranza. Il ‘day after’ della direzione regionale del Pd ha avuto tutto il sapore di essere il primo giorno di quella che d’ora in poi potrebbe essere una battaglia tra ex alleati. Il segretario Giuseppe Lupo ha preso posizioni durissime: contro gli assessori in quota democratici che hanno annunciato che non lasceranno il proprio posto in giunta, contro il presidente della Regione, contro il Megafono. E le parole di Luca Bianchi, assessore all’Economia regionale, che pur sono state concilianti (“non farò parte – ha detto – di un esecutivo senza il Pd”) ma hanno confermato che Bianchi resta in attesa di una ‘direttiva’ romana, hanno servito la replica a Lupo su un piatto d’argento: “In Sicilia decidiamo noi – ha detto il segretario regionale – e ieri la direzione ha deciso: gli assessori si dimettano o sono fuori dal Pd”. Una posizione netta, che vede unito il tutto il partito.
Lo hanno ribadito infatti anche il capogruppo Pd all’Assemblea regionale e il suo predecessore, Baldo Gucciardi e Antonello Cracolici, che hanno annunciato la presentazione di una mozione sull’eolico in Sicilia. Un atto tutto politico che racchiude un significato ben preciso: da oggi il Pd è pronto a valutare atto per atto i provvedimenti del governo, e se è il caso bacchettarlo anche pesantemente. Come è successo oggi.
“In campagna elettorale si era dichiarato contrario, eppure il governo di Rosario Crocetta venerdì scorso ha autorizzato nuovi impianti eolici – ha detto Antonello Cracolici, primo firmatario della mozione che impegna il governo ad operare affinché vengano bloccate tutte le concessioni per la realizzazione di nuovi impianti – : una vicenda che dimostra tutta la schizofrenia di questo governo, che dice una cosa e poi ne fa un’altra”.
Come spiegato da Cracolici, una conferenza di servizi all’assessorato per l’Energia il 20 settembre ha autorizzato la produzione di 27 megawatt, a fronte di una richiesta di 30, nei comuni di Castellana Sicula e Petralia Sottana, e inoltre “dal prossimo 2 ottobre – ha detto l’ex capogruppo dei democratici – sono in programma 64 conferenze di sevizio per richieste di autorizzazione di energia eolica, pari a 3285 MW di energia a fronte degli attuali 1746 MW esistenti: una capacità di produzione di energia eolica doppia rispetto a quella esistente. A queste si aggiungono le ulteriori 66 istanze per impianti fotovoltaici che saranno esaminate nelle prossime settimane. Il solito far west”.
Ma su questi temi il Pd “non fa sconti a nessuno. Perché è su questo – ha detto il capogruppo Gucciardi – che verremo giudicati, non sul rimpasto”. Questa però, a sentire il gruppo dirigente del Partito democratico, è anche la dimostrazione che non un rimpasto, ma “un rilancio della politica del governo” era “necessario”. E non per una questione di poltrone. “intendevamo proprio questo – ha detto Cracolici – quando abbiamo posto il tema del rafforzamento della giunta: deve esserci coerenza tra le parole e i fatti”.
Che non fosse un problema di poltrone, d’altro canto lo ha ribadito anche il segretario Lupo, che ha confermato di non aver fatto nomi né chiesto posti in giunta, anzi: “se c’è qualcuno che ha spartito poltrone è stato proprio il presidente Crocetta, e lo ha fatto proprio con quelli del Megafono”.
Parole che non lasciano ben sperare in un’eventuale riconciliazione. Sembra, insomma, che il Partito democratico abbia proprio staccato la spina al governo. Hanno battuto sul tempo persino il Movimento 5 Stelle.
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24 Settembre 2013, 17:15