09 Aprile 2019, 18:30
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MARSALA (TRAPANI) – Sarà l’autopsia ad accertare come è morto Gianni Genna, il ragazzo di 27 anni trovato senza vita nelle campagne di Marsala a distanza di tre giorni dalla scomparsa. Il corpo, individuato nella tarda mattinata di oggi a poche centinaia di metri dal luogo in cui il giovane era stato visto l’ultima volta, è stato trasferito nell’obitorio dell’ospedale di Marsala, dove si sono recati amici e familiari dopo il drammatico sopralluogo nell’area del ritrovamento.
Le indagini della polizia, coordinate dal sostituto procuratore di Marsala, Giulia D’Alessandro, nel frattempo proseguono. Puntano a ricostruire nel dettaglio le ultime ore del ragazzo, di cui si erano perse le tracce sabato notte. “Era uscito come faceva ogni fine settimana – dice il legale della famiglia Genna, l’avvocato Luigi Pipitone -. ha salutato i suoi genitori come sempre, facendo intendere che sarebbe poi tornato a casa. Nulla lasciava presagire quello che sarebbe successo. Non c’era niente che destasse preoccupazione. Posso soltanto ribadire che in passato Gianni aveva avuto qualche problema, ma non era un ragazzo violento”.
La vita del 27enne, che dopo aver lavorato come marmista, faceva da alcuni mesi il panettiere, era stata segnata, in particolare, da due vicende. Nel novembre del 2017 era stato arrestato dai carabinieri di Petrosino perché trovato in possesso di 37 grammi di marijuana: la sostanza era nell’auto del ragazzo, con cui aveva tentato di fuggire alla vista dei militari.
Alla fine dello scorso anno, il drammatico incidente in cui ha perso la vita un giovane immigrato. Genna aveva travolto il ragazzo che si trovava in compagnia di connazionale, entrambi erano rimasti feriti, ma per uno dei due si erano poi spente le speranze. “Un episodio che lo aveva traumatizzato – racconta chi conosceva Gianni – e di cui spesso parlava”. A rivelarsi fondamentale per le indagini, potrebbe anche essere il racconto degli amici di Gianni Genna. In queste ore sono stati interrogati per ricostruire gli ultimi momenti insieme.
Il gruppo di giovani si sarebbe recato in un locale non distante dal luogo in cui il cadavere è stato rinvenuto oggi. Un night club in cui non sarebbero riusciti però ad entrare. Genna, nonostante gli amici fossero andati via, sarebbe rimasto sul posto. Ciò che subito dopo è successo, è ancora avvolto nel giallo. Oggi, al momento del ritrovamento alle spalle di un piccolo casolare, sul volto del ragazzo sarebbero stati rilevati dei lividi. Un elemento che avvalorerebbe l’ipotesi di una morte violenta, ma gli investigatori sono cauti. L’esame autoptico chiarirà soprattutto questo aspetto.
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09 Aprile 2019, 18:30