06 Aprile 2009, 02:08
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Dopo il calcio spezzatino, anche la partita sonnifero. A quando il calcio d’angolo borsa d’acqua calda? Dunque, Davide Ballardini ha definito Palermo-Torino una buona gara. Poi, in conferenza stampa, si è prodotto in uno sbadiglio boreale a bocca spalancata che ha provocato molta impressione tra gli astanti e una specie di collasso a Clara Di Palermo, dolcissima (e bravissima) addetto stampa rosanero. E capirete, siamo abituati al Ballardini corrucciato che si presenta, invariabilmente tra conferenza e campo, con la stessa espressione da robot scappato da un racconto di fantascienza. Vederlo sbadigliare e scoprirlo perfino umano è qualcosa di veramente sensazionale. Dovesse sghignazzare finiremmo sulla prima pagina di tutti i giornali. Comunque, pare che la Bonomelli stia facendo carte false per potere utilizzare il primo tempo della partita giocata ieri al “Barbera” come prodotto anti-insonnia. Non c’è stata solo la reazione di Ballardini, molti illustri colleghi sono precipitati dai posti assegnati in tribuna stampa, russando clamorosamente. L’unico problema per il primo tempo che la Bonomelli vuole fortissimamente: gli occhiali di Ballardini non si possono bere.
Amarcord. Molta commozione ha destato il giro di campo di Ghito Vernazza per il suo ritorno a Palermo. Raggiunto dai microfoni il buon Ghito avrebbe detto: “Grazie, Catania”, prima di essere abbattuto con un provvidenziale colpo di panza da Giacomino. Non è colpa di Ghito se si è momentaneamente rimbambito. E’ che la musica sparata dalle casse dello stadio, prima dell’inizio, provocherebbe il rimbambimento di chiunque. Perfino Caterina, mitica speaker, si è confusa e ha biascicato, alla lettura delle formazioni, un flebile: “Edinson Cavani”, al posto del consueto: “Edinsoooon Rooooberto”, etc, etc…. Cavani si è confuso pure lui, per la circostanza, ed ha segnato un gol da centravanti (addirittura). Ma senza volerlo. E il suo gol ha mandato in crisi Foschi. Il buon Rino ha dovuto gettare tutte le sarde conservate da una settimana in frigorifero.
A proposito della musica, in tribuna un signore si è vivacemente lamentato per l’inno alla gioia sparato al solito dopo il gol di Cavani. Con parole irriferibili ha fatto capire che la scelta gli sembrava esteticamente inopportuna e che non sarebbe proprio il caso di scomodare la Nona sinfonia per il pallone. Due ipotesi: o era un ultrà catanese, sotto mentite spoglie, o era Beethoven in persona. Terza inquietante teoria: Beethoven era un ultrà catanese. Resta la domanda: ma che male vi ha fatto Beethoven?
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06 Aprile 2009, 02:08