“Non siamo la stessa cosa”

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06 Luglio 2009, 12:38

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“Sì, d’accordo, siamo tutti e due all’opposizione. Ma da qui a parlare di alleanze e di intese con l’Udc ce ne corre”. Tutto come previsto.
Del resto era prevedibile la reazione di Rita Borsellino, europarlamentare indipendente del Pd, portabandiera intransigente della coerenza. Che si tratti di inciucio o di legittima, strategia, il punto è fermo: il Pd non può cooperare stabilmente con l’Udc. Ci potranno essere, casomai, “convergenze episodiche su questo o quell’argomento”.

Onorevole Borsellino, Cuffaro tende la mano. Il segretario del Pd, Genovese, è disponibile a un canovaccio di azione comune, in funzione anti-Lombardo
“Loro sono opposizione come noi. Ma da qui a dire che si può condividere un percorso… L’opposizione non si concretizza solo nel pronunciare no fermi e secchi. Parte da un progetto politico comune. E non mi pare che le idee dei Democratici coincidano con quelle dell’Udc. Almeno”.

Almeno?
“Almeno spero”.

C’è un Totò Cuffaro di troppo, come sostiene Cracolici?
“Il problema non è Cuffaro. Altrimenti sarebbe perfino più semplice risoverlo. E’ una questione di progetti e analisi che non si incontrano. Su Cuffaro, però, voglio chiarire”.

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Chiarisca.
“Abbiamo presentato una mozione di sfiducia contro di lui quando era governatore. Cosa è cambiato da allora?”.

Dunque?
“Se l’Udc cerca intese, cambi linea politica. Non mi pare all’ordine del giorno”.

Segreteria nazionale. Rita Borsellino sta con Franceschini?
“Io non sto con nessuno. Osservo, da indipendente, e valuto i programmi”.

I programmi? E il criterio Serracchiano della simpatia?
“Per piacere…”.

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06 Luglio 2009, 12:38

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