06 Febbraio 2013, 17:04
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PALERMO – Alle opposizioni, il nuovo gruppo battezzato oggi da Rosario Crocetta proprio non piace. Da Pdl e Mpa arrivano critiche pesanti all’operazione allargamento della maggioranza. “E’ un mercato delle vacche, su questo non ci sono dubbi, staremo a vedere se saranno vacche grasse o, piuttosto, e come penso io, vacche magre, da carestia, o mucche pazze”, dice il capogruppo del Pdl all’Ars, Francesco Scoma, riferendosi alla ufficializzazione della cosiddetta quarta gamba del governo, ovvero il nuovo soggetto capitanato dall’ex ministro Salvatore Cardinale e dallo stesso presidente della Regione Rosario Crocetta. “Un soggetto comunque raffazzonato quello di questi democratici, che non hanno nemmeno scelto il proprio nome – dice Scoma – che non potrà riscuotere la simpatia di alcun elettore in grado di leggere i giornali e i fatti della politica. Una formazione fatta di provenienze diverse e, spesso, improbabili, accomunate da un solo doppio amalgama: delusioni pre-elettorali e il tentativo di salire su un carro che essi credono non perdente. Saranno ancora una volta confusi gli elettori – conclude Scoma – ma anche noi deputati, devo dire, avremo bisogno di una piccola mappa per orientarci in aula”.
“Alla Regione Siciliana vi è ormai un problema di legalità – commenta il segretario del Pds-Mpa Rino Piscitello -. Una banda organizzata ha avviato in modo scientifico una operazione di acquisizione di esponenti dell’opposizione per farli passare alla maggioranza, e oggi inaugura ufficialmente il nuovo gruppo dei “cambiacasacca”.
“E come i ragazzini quando provano a giustificarsi adducendo a motivazione le presunte marachelle altrui, il Presidente della Regione Crocetta, accusato di mercato delle vacche, non se la sente di negare e preferisce invece cambiare discorso sostenendo che con i suoi predecessori era peggio. Una confessione – aggiunge Piscitello – con la richiesta di attenuanti. Crocetta, Lumia e Cardinale si stanno rendendo responsabili della piu’ imponente trasmigrazione di deputati della storia parlamentare dell’occidente, senza badare in alcun modo alla moralità e alla correttezza dell’operazione e tantomeno dei politici imbarcati, con l’aggravante del periodo elettorale e con il tentativo di influenzare l’esito del voto in una regione chiave. L’ultimo in ordine di tempo, l’onorevole Picciolo, viene attratto con l’incarico di capogruppo e con chissà cos’altro. E con lui siamo arrivati a 12. D’Agostino, Lo Giudice, Gianni, Cimino, Savona, Tamajo, Picciolo, trasmigrati alla maggioranza dall’opposizione; Forzese, Di Pasquale, Vullo, Greco e Anselmo transitati all’area Crocetta dalla stessa maggioranza. Quasi il 15 per cento dell’Assemblea Regionale Siciliana. Quali promesse, quali scambi dietro queste improvvise folgorazioni ideali? Siamo certi che la Procura della Repubblica aprira’ d’ufficio un’inchiesta per verificarlo. Da parte nostra arriverá comunque nei prossimi giorni un esposto circostanziato sulla vicenda”.
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06 Febbraio 2013, 17:04